Calhanoglu

 

Qualità in più

 

Il turco ex Bayer può diventare il perno sul quale far ruotare l'intero gioco offensivo della squadra di Montella?

 

 

Dalle ultime partite giocate dal Milan, oltre che i risultati negativi e la scarsa tenuta difensiva, viene fuori un altro dato che, per chi vi scrive,è ancora più importante: il centrocampo; questo nuovo centrocampo a cinque ideato da Montella per imporre con la presenza di Bonucci, una difesa a tre, è in grossa difficoltà. Ma da cosa nasce tutta questa fatica? 

In primo luogo la tenuta fisica e mentale (e il Derby giocato domenica nè è lì a mostrarne i risultati) di uomini chiave come Biglia per esempio; corpo estraneo all'interno di una squadra che ormai da settimane arranca in mezzo al campo. Già perchè se non ve ne foste accorti, il problema principale del Milan al momento, è che il centrocampo sta semplicemente (e clamorosamente aggiungo io) latitando dai suoi compiti principali: costruire una manovra offensiva, e proteggere la difesa. Nelle quattro partite perse dal Milan in questa stagione fino ad ora, a parte il secondo tempo del Derby e buoni sessanta minuti con la Roma, il centrocampo è stato inesistente. E quando non c'è il centrocampo che funziona, la squadra è morta.

Ecco perchè, per esempio la partita di domani contro l'AEK Atene in Europa League, potrebbe dare indicazioni importanti a Vincenzo Montella. In primis il tecnico rossonero sembra infatti intenzionato a proporre di nuovo il 3-5-2, ma con due punte vere in avanti come Cutrone e André Silva; probabilmente la lezione del secondo tempo di domenica è servita. Non si possono snaturare determinate caratteristiche di un giocatore (mi riferisco ovviamente a Suso); questa squadra ha tutto il diritto e la possibilità di giocare con due punte pure là davanti. Ma dietro? Ecco, dietro le cose sono cambiate nel momento in cui un giocatore come Suso è stato spostato al ruolo di mezz'ala: apriti cielo; goal nel secondo tempo e prestazione maiuscola. Quindi, per la legge dei grandi numeri, non mi resta che pensare che come Suso, anche un giocatore come Hakan Calhanoglu possa fare lo stesso percorso tattico. Si è capito infatti, che Montella non ha in mente il trequartista; non è mai stato nel suo credo tattico e probabilmente mai lo sarà. Il turco ha tutto per diventare un centrocampista di altissimo livello, e perchè no, diventare un punto di riferimento per la squadra: ha estro, tecnica superiore, qualità nelle giocate, recupera tanti palloni, ma non ha ancora una qualità fondamentale: la costanza.

Manca di costanza, già. Però questo non vieta di pensare che l'ex Bayer possa diventare insieme a Suso, la carta vincente per far svoltare una manovra sembrata troppo fiacca, lenta e soprattutto prevedibile. Quest'anno, come mai negli ultimi anni, il Milan ha a disposizione giocatori tecnici e in grado di dare qualità al gioco. In fondo è la maggiore critica che è stata fatta da molti tifosi alla vecchia dirigenza. Ecco quindi che il tecnico, ha il compito di mettere nelle migliori condizioni questi giocatori, con l'obiettivo di rendere al massimo. E Calahanoglu ha sicuramente i tempi di gioco e le caratteristiche per diventare, perchè no, un punto di riferimento per la squadra, anche in alternanza con un giocatore imprescindibile al momento, come Suso.

Quindi, l'idea di Montella non è sbagliata. Sta ora al turco mettere in mostra le sue indubbie qualità. 

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