Non siamo da Champions, ma niente drammi
Succede di fare errori di valutazione. Adesso non buttiamo a mare il bambino con l'acqua sporca
Dopo otto partite di campionato un piccolo bilancio per questo Milan è possibile. Il gioco del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto serve davvero a poco perchè il bicchiere in questo momento non c'è. Non si tratta di pessimismo, ma di un amaro realismo. Questa squadra è stata costruita male. Si è iniziato a costruirla partendo dal 433 ma ci si è incartati al momento dell'arrivo di Bonucci che, oggettivamente, è un play difensivo esattamente come Musacchio. Da lì, hanno iniziato a venir meno i soldi destinati al reparto offensivo, tanto che non è arrivato l'esterno sinistro titolare, nè si è sostituito il partente Niang. La squadra oggi è incompleta per fare quel sistema di gioco e Montella è passato al 3-5-2 per provare a trovare un equilibrio. Ricerca al momento vana dato che in difesa ci sono tre difensori bravi ad impostare, ma nessun marcatore ed il centrocampo non filtra abbastanza perchè Kessiè è una mezzala e Biglia un regista. Manca un interditore, è evidente. Così come l'assenza di una seconda punta esterna capace di saltare l'uomo e giocare su campo lungo, è una carenza lapalissiana che si nota con qualsiasi modulo si giochi.
Come se ne esce? Tempo, calma, pazienza e magari un pizzico di fortuna. Soprattutto la squadra va sgravata dalla troppa pressione. Non siamo da Champions, è abbastanza evidente. La campagna acquisti non è stata fatta in maniera appropriata ma non è il caso di gettare tutto a mare. Rimedi momentanei non ce ne sono. Lavoriamo bene in questa stagione e poi cerchiamo di capire davvero cosa manca. Esonerare il tecnico è una non soluzione. Montella sta commettendo errori, ma non è l'unico problema. La coesione e l'unità d'intenti dovrebbero essere le bussole dei nostri prossimi mesi. Sarà dura, ma non possiamo fare altro.
