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Un centrocampo non all'altezza

 

 Il reparto è stato poco e mal rafforzato in estate. Montella non è ancora riuscito a dargli forma e consistenza. Ma ormai, forse, è troppo tardi per porre rimedio

 

Kessie impalpabile sostituito dopo 45 minuti. Biglia peggiore in campo che perde il pallone decisivo per la vittoria neroazzurra. Locatelli che entra senza incidere. Montolivo nemmeno proposto. 

Tre indizi fanno una prova. Qui sono almeno 4. Non serve Sherlok Holmes per giungere ad una conclusione. Il centrocampo è il problema principale di questo povero Milan. 

Il problema è che lo è da anni ed in estate, nonostante i 230 milioni spesi, non si è posto rimedio. 

 

Sono arrivati Biglia, Kessiè e Calhanoglu. Sono stati spesi, a spanne, circa 65 milioni. Ma il centrocampo si è realmente rafforzato ? Il gap con le altre è stato colmato ? A sensazione, no. 

Innanzitutto il reparto a disposizione di Montella è corto. Manca una mezz'ala pseudo-titolare, innanzitutto. I responsabili tecnici, Mirabelli e Montella, ritenevano forse di poter felicemente adattare ora Bonaventura, ora Calhanoglu. I fatti smentiscono l'idea. 

Non solo: Kessiè è solo. Tristemente solo. Il risultato? Montella lo ha spremuto all'inverosimile ed il suo rendimento ne ha risentito. Pessime prestazioni, errori marchiani come con Lazio, Cagliari e Sampdoria, lingua sotto i denti come ieri nel Derby. Eppure, il tecnico campano sarà costretto a schierarlo nuovamente dal 1' nella gara di Giovedi' in Europa League ed ancora contro il Genoa Domanica. 

Manca un'alternativa, un sostituto. Col senno di poi, Kucka poteva essere utile. Ma il non aver completato il reparto, resta la più grave pecca del mercato estivo rossonero. Tra una cosa formale ed un'altra, forse, a Casa Milan si sono distratti. 

 

Detto delle mancanze, anche le "presenze" meritano un approfondimento. Male, fin qui, Biglia. Se non malissimo, data la prestazione di ieri. Anche qui Montella lo ha poco preservato. Non solo lo ha protetto poco, ma lo ha spremuto, come con Kessiè. Locatelli e Montolivo quasi mai considerati. Con il risultato che quando chiamati in causa, come avvenuto con il 73 ieri sera, le prestazioni si sono rivelate da dimenticare, a dir poco. 

Il miglior regista dello scorso campionato, ieri è stato surclassato fisicamente e tecnicamente da Vecino e Borja Valero. Un segnale che Montella non può non considerare. 

 

Le cosiddette mezze ali tecniche, invece, fin qui hanno deluso. Bene Calhanoglu da trequartista, bene Bonaventura da esterno. Malissimo entrambi da mezze ali. Montella rifletta. 

Anche se probabilmente per il raggiungimento del quarto posto sarà tardi (4 sconfitte in 8 giornate tagliano fuori il Milan dalla corsa già ad ottobre), l'allenatore ex Viola è ancora in tempo a raddrizzare la barca che sta pesantemente affondando. I miracoli, ogni tanto, accadono. E c'è pur sempre l'Europa League. Ma occorre una sterzata che al momento non ha fondamento di essere nemmeno immaginata. 

 

 

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