Due mondi a confronto
Il Derby di domani metterà di fronte due filosofie di gioco opposte. Chi arriva meglio a questa partita?
Il Derby è sempre da considerare una partita a sè stante. Lo è per l'Inter, e lo è anche per il Milan. Due squadre, quella neroazzurra e quella rossonera, che arrivano a questo Derby in situazioni ambientali completamente opposte: Spalletti, grazie alla sua metodologia di lavoro basata sull'ordine tattico e il pragmatismo, sembra aver trovato un equilibrio tale da poterla spuntare, nonostante il gioco espresso, che tutto si può dire tranne che sia spumeggiante. Equilibrio che Vincenzo Montella è deciso a rompere, attraverso l'imposizione del possesso palla.
Certo, il Milan arraccante delle ultime settimane, non lascia ben sperare molti tifosi rossoneri; già delusi e sconfitti da un inizio di stagione che si aspettavano ben più brillante, questi farebbero bene ad incitare e a restare vicino alla squadra. Già perchè, tornando a parlare di campo, Montella e isuoi ragazzi hanno tutti i mezzi tecnici e tattici per mettere in difficoltà l'Inter; specialmente nella fase difensiva, dove l'estro di Suso e André Silva, potrebbero creare seri grattacapi alla difesa nerazzurra. Bisogna pur dire che, il Milan, specialmente a centrocampo, è chiamato ad una prova maiuscola; ed in particolare tutti si aspettano da Lucas Biglia una prestazione di rilevo: è lui che deve prendere in mano le redini del gioco di questa squadra, dettando i tempi di una manovra che è sembrata troppo imballata e basata su un gioco orizzontale quasi sempre lento, prevedibile, e di conseguenza poco efficace. Oltre che nel gioco offensivo, il centrocampo rossonero è chiamato ad una grande prova anche nella fase di non possesso, per non esporre poi la difesa a tre a pericoli davvero evitabili.
Ecco perchè personalmente, credo che l'inter non arrivi così favorita a questo Derby. Il Milan deve (e speriamo lo faccia in maniera definitvia) trovare quella convinzione nei propri mezzi che ancora manca; anche perchè nessuno mette in dubbio che questa squadra possieda una forza atletica, tecnica e tattica non ancora espressa a pieno. E poi si sa: i Derby fanno sempre storia a sè.