Due considerazioni sui prossimi bilanci del Milan
Lo slittamento dell'approvazione e la contabilizzazione dell'intero investimento fatto nel mercato estivo
Argomento di attualità quello del bilancio semestrale del 2017 dell'Ac Milan. Innanzitutto si è registrato uno slittamento di un mese del CDA che avrebbe dovuto discutere ed approvare il bilancio relativo ai primi sei mesi del 2017. Ricordiamo che il bilancio semestrale (al 30 giugno) del 2017 si è reso necessario poiché la nuova proprietà ha voluto allineare il bilancio della società a quello della stagione calcistica, vale a dire dal 1 luglio al 30 giugno dell'anno successivo, cosa che non avveniva con la proprietà precedente (Fininvest), dato che il bilancio si chiudeva il 31 dicembre di ogni anno. Lo slittamento di un mese è stato dovuto solo a motivi di trascrizioni contabili e non ad altre criticità, per cui ci si è potuti avvalere della norma che prevede 180 giorni (anziché 120) di tempo per l'approvazione del bilancio.
Secondo indiscrezioni di stampa il bilancio semestrale dovrebbe presentare una perdita di esercizio di circa 25 milioni di euro. Siamo abbastanza lontani dalle perdite registrate negli ultimi anni, anche se qui bisogna considerare che l'arco di tempo considerato è dimezzato. I conti sembrano migliorativi rispetto ai 75 milioni di euro di rosso registrati nella scorsa stagione, perdita, è bene ricordarlo, che secondo gli accordi con Fininvest è stata ripiantata dalla nuova società di Yonghong Li. Nessuna sorpresa, è bene dirlo subito. Chi ha in mente la prima vera conferenza stampa di Fassone ricorderà che il neo AD aveva preannunciato che i prossimi bilanci avrebbero ancora presentato dei conti in rosso, soprattutto perché sarebbero stati necessari importanti investimenti sul mercato e per un adeguamento verso l'alto del monte ingaggi.
Tuttavia gli effetti di queste voci si dovrebbero far sentire nel prossimo bilancio, quello 2017/2018. Infatti in occasione della trasmissione di "fine mercato" andata in onda la sera del 31 agosto, lo stesso Fassone annunciò che tutti i 230 milioni investiti sul mercato questa estate sarebbero stati inseriti nel prossimo bilancio (2017/2018). L'AD, con il sorriso sulle labbra, disse che lo avrebbero fatto "così tutti possono stare tranquilli" (eravamo nella fase delle grandi illazioni sulle "coperture finanziarie"), ma in realtà il Milan lo fa per concentrare il più possibile le perdite nella stagione in corso, quella ancora libera dai vincoli del FPF. Se l'Uefa dovesse approvare il piano che il mese prossimo potrebbe portare al Voluntary Agreement, sarebbe meno complicato, a quel punto, ottenere nei tre esercizi successivi la parità di bilancio necessaria per non incorrere nelle sanzioni del Fair Play Finanziario. Ancora una volta, però, per dare un giudizio su questi argomenti bisogna aspettare dati e notizie più certe, sia in ordine ai presunti 25 milioni di perdita di questo bilancio, e sia, soprattutto, all'esito del famoso Voluntary Agreement con l'Uefa. Da lì passerà molto del futuro finanziario del nuovo Milan cinese.