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FPF, il confronto tra Milan ed Inter di cui parla Bellinazzo

 

Se l'Inter fa dei buonissimi passi avanti, per il Milan è ancora troppo presto per sparare sentenze.

 

 

Non sono di certo passate inosservate le parole del giornalista de Il Sole 24 ore Marco Bellinazzo a margine del Festival del calcio tenutosi a Firenze qualche giorno fa. È' indubbio che non si possa restare indifferenti ogni qual volta l'attenzione si sposti sulla situazione finanziaria del Milan. Yonghong Li, il fondo Elliott, il prestito e la prossima ristrutturazione dello stesso, il blocco del governo cinese agli investimenti all'estero, sono tutti argomenti che qualche apprensione la generano nel tifoso rossonero. Ed è indubbio che l'inizio balbettante del campionato contribuisca ad alimentare le discussioni, dal momento che molto dell'avvenire del Milan sembra legato a doppia mandata al raggiungimento della qualificazione alla prossima edizione della Champions League. La tendenza, in questi casi, a fare un pò di terrorismo mediatico molte testate e molti giornalisti non se la lasciano di certo sfuggire, per appesantire ancora di più un clima non certo sereno nell'ambiente milanista. Ma a questo siamo ormai abituati. 

Ma torniamo alle parole del giornalista esperto di finanza applicata al calcio del quotidiano di Confindustria. Parlando di Fair Play Finanziario Bellinazzo ha dichiarato: «Il Milan, tra le milanesi, è quella con più problemi: dovrà valutare le sanzioni che le verranno applicate, mentre l’Inter ha un percorso di risanamento che va avanti da qualche anno, credo che il Suning Group sicuramente potrà dare il là a tutta una serie di investimenti, anche per l’aumento di fatturato».
Queste parole, alla luce degli ultimi avvenimenti non devono di certo meravigliare, nè tanto meno devono creare allarmismi di sorta. In fondo si tratta di una fotografia dello stato attuale della situazione dei due club meneghini. É di pochi giorni l'approvazione del bilancio dell'Inter al 30 giugno 2017 che ha mostrato dati confortanti. La perdita dell'anno è di 24 milioni di euro, diminuita di circa 35 milioni di euro rispetto all'esercito scorso, e quindi entro i limiti pretesi dall'Uefa. Inoltre si assiste ad un aumento del 33% dei ricavi, che si sono attestati intorno ai 320 milioni. Indubbiamente un buonissimo risultato, che non potrà che avere conseguenze positive sulle valutazioni del massimo organo calcistico europeo rispetto al club di Suning.

Le valutazioni sul Milan, sotto questo punto di vista, dipenderanno molto dalla prossima presentazione all'Uefa del Voluntary Agreement. Come ormai noto si tratta di riuscire a presentare un piano industriale che preveda, per una società che ha da poco cambiato proprietà, di poter ottenere il pareggio di bilancio in un arco di tempo di circa quattro anni. I grandi investimenti fatti dal club in sede di mercato diventano, quindi, possibili qualora tale piano di rientro sia ritenuto credibile. Il piano del Milan passa attraverso due variabili quasi imprescindibili, e cioè la partecipazione stabile alla Champions League ed il ritorno commerciale dal mercato cinese (ed orientale in genere). Se il progetto sarà approvato allora il Milan non avrà problemi, nell'immediato, con il Fair Play Finanziario. Qualora, invece, l'Uefa non dovesse dare il suo benestare al VA, allora le sanzioni per il Milan potrebbero essere ancora più pesanti rispetto al normale.

È per questo che Bellinazzo sostiene che oggi la situazione dell'Inter sia più rosea di quella del Milan. Tuttavia, per poter dare dei giudizi definitivi sarà importante aspettare il mese di novembre, quando dopo l'incontro con l'Uefa avremo tutti le idee più chiare sul futuro del nostro Milan. Fino ad allora ogni previsione è poco più che un azzardo.

 

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