Milan

 

Un progetto che deve proseguire

 

Anche senza Champions League gli investimenti dovranno continuare altrimenti si rischia di ricadere nel baratro

 

Sembrava essere l'anno della rinascita, ma ad oggi così non è stato. Il Milan, nonostante una faraonica campagna acquisti, si trova a ridosso del sesto posto con tre sconfitte in sette partite. La Chamipons League rischia di essere un obiettivo quasi già sfumato, probabilmente il derby sarà l'ultimissima chiamata per riprendere quel treno ormai in corsa.

 

Forse in troppi si sono illusi che bastasse spendere un anno per tornare a primeggiare, almeno in Italia. Gli esempi della prima Juve dopo la B, dell'Inter e del Manchester United sono lampanti. Per tornare in alto dopo cicli di niente sono necessari più anni di spese e di scelte azzeccate. La Juve lo ha fatto con Conte dopo un paio di anni al settimo posto nonostante mercati faraonici, lo United lo ha fatto con Mourinho solo grazie all'Europa League della scorsa stagione e i cugini sembrano esserci riusciti, ma questo è ancora tutto da vedere, con la scelta di Spalletti.

 

In estate, pur spendendo, con ogni probabilità sono stati fatti alcuni errori di gestione della rosa, ma era da mettere in preventivo all'interno di una rivoluzione che era più che necessaria visto l'organico a disposizione. La sensazione è che l'occasione Bonucci abbia scombinato di parecchio i piani rendendo le cose più difficili. Inizialmente i rossoneri avevano impostato un mercato sul 4-3-3, poi arrivato Bonucci si è deciso di passare al 3-5-2 e alcuni giocatori presi in precedenza si stanno rivelando superflui e a causa di questo non si è intervenuti in ruoli chiave, vedi una mezzala e una seconda punta, le maggiori lacune di questa squadra.
Certo la rosa ha un gran potenziale e meriterebbe una classifica migliore, ma qui subentrano le colpe del tecnico che non si sta rivelando minimamente all'altezza di un incarico con prospettive di alta classifica.

 

Nonostante alcune lacune e qualche equivoco tattico in estate, tranne un paio di elementi, i rossoneri hanno comprato tutti ottimi giocatori se presi singolarmente, la maggior parte futuribili. Questo ha ridato valore alla rosa e quindi la possibilità di autofinanziarsi nel caso in cui in futuro ce ne fosse bisogno e non è cosa da poco visti gli ultimi anni.

 

La cosa essenziale è una: che questo progetto continui. Fassone ha già fatto sapere che non entrare in Champions League non sarà una catastrofe e c'è già un piano anche nel caso si realizzasse questa eventualità. Probabilmente ci sarà la vendita di un pezzo pregiato della rosa (Donnarumma maggior indiziato), ma questo non è un dramma, succede a tutti, soprattutto in Serie A dove anche la Juve è costretta a cedere i migliori in caso di grandi offerte dall'esterno.
L'importante è che ci sia comunque un ottimo budget a disposizione per portare avanti ciò che è iniziato qualche mese fa, perchè insistendo a spendere prima o poi la quadra verrà trovata e allora il Milan porà finalemnte tornare a fare il Milan.

 

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