borini

 

Meno male che Fabio c'è

 

Quando la quantità risalta più della qualità

 

Se Andrea Conti non si fosse fatto male l'dea di veder giocare Borini nel ruolo di esterno di un centrocampo a cinque nemmeno l'avremmo lontanamente contemplata, Montella in primis. Però quando c'è da fare necessità virtù un'idea la devi tirar fuori.

Fabio Borini, acquisto meno pagato dei dieci (escludo Antonio Donnarumma perchè evidentemente non arrivato per necessità tecnica), il meno costoso ed il meno avallato dall'opinione pubblica e dai tifosi e che effettivamente fu preso per giocare i due turni preliminari europeri di agosto per poi accomodarsi in panchina e aspettare di giocare le partite di Coppa Italia e le partite "materasso" nel girone di Europa League, oltre a qualche scampolo di partita in campionato. Ed invece per i motivi più disparati è tra quelli che sta giocando di più.
Non sappiamo perchè Vincenzo Montella abbia deciso di insistere su di lui avendo comnunque due terzini di ruolo come Abate e Calabria. Il primo addirittura nato come laterale di centrocampo ma che forse in tutti questi anni di 4-3-3 si è troppo fossilizzato nel ruolo di terzino puro, ed il secondo, che ha fatto un ottima impressione contro l'Udinese in quel ruolo accantonato probabilmente perchè in un momento dove la squadra non ha ancora raggiunto una mentalità matura e granitica, contro una squadra di alta classifica come la Roma Montella ha valutato anche l'aspetto esperienza.

E alla fine, cosa che non avremmo mai pensato di pensare "menomale che c'è". Perchè l'esperimento ha dato risultati, Borini domenica pomeriggio è stato il migliore in campo assieme ad Andrè Silva, risultando migliore di Abate nei cross e più puntuale di Calabria nelle coperture, ma soprattutto è l'unico dei "fuori ruolo" che avrebbe potuto ricoprire quel ruolo. Borini non sarà mai quello che ti risolverà una partita con la qualità come potrebbe farlo un Suso, un Andrè Silva, un Biglia, un Calhanoglu o anche un Bonaventura. Ma al contrario di questi è quello che supporta meglio dei cambi di ruolo così drastici. Questo non certo perchè abbia qualità uniche. Anzi, proprio perchè paradossalmente è più facile mettere a servizio di una squadra in un momento "x" fiato e corsa, piuttosto che qualità tecniche sopraffine. Esempo lampante, il complicatissimo adattamento di Suso e Bonaventura, giocatori di grande qualità tecnica ma che se non si trovano a proprio agio in campo si dissolvono come nebbia.

Aspettiamoci un Fabio Borini in campo anche nel Derby!

 

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