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Il peso dell'inesperienza

 

Milan positivo ma Roma più scaltra

 

Difficile mandar giù una sconfitta come quella di domenica sera in cui il Milan ha complessivamente giocato meglio della Roma pur senza fare scintille.

La partita è stata preparata con estrema prudenza da Montella che, nel primo tempo, ha lasciato di più il controllo del pallone alla Roma.

Il Milan infatti si è predisposto in maniera accorta in fase di non possesso coi due esterni bassi e le due mezzali deputate ad uscire su Bruno Peres e Kolarov.

Ne è venuta fuori una prima frazione di gara decisamente agonica in cui l'unico tiro in porta è stato una conclusione di Florenzi agevolmente parata da Donnarumma.

Il Milan in questa prima parte di partita ha dimostrato però di saper tenere il campo e di saper ribaltare il fronte dell'azione difettando un pò tuttavia nelle rifiniture finali.

Più volte sia Calhanoglu e sia Kessiè hanno avuto spazio dal limite dell'area ma hanno quasi sempre operato la scelta sbagliata sia in termini di assist sia di tiri in porta.

Nella ripresa invece il Milan ha decisamente assunto un piglio diverso scegliendo volutamente di alzare il baricentro del gioco e portando la squadra sù di circa 15-20 metri.

I primi 25 minuti del secondo tempo sono forse fra i più belli giocati dal Milan in questo campionato. E' mancato il gol per una questione di precisione ma la squadra è piaciuta per intensità, ritmo ed interpretazione della gara.

L'unico demerito è stato semmai quello di non trovare immediatamente il gol e le due occasioni di Bonucci e Kalinic, oltre al mancato tap in di Silva su un cross di Rodriguez, pesano davvero molto.

Il gol di Dzeko è stato una mazzata morale per la squadra ma nasce da uno stop sbagliato di Ricardo Rodriguez e da un mancato fallo tattico dello svizzero che non ha una immediata lettura del pericolo visto che la squada non era messa bene in quel momento. In quel momento la partita del Milan è terminata perchè le energie nervose si sono esaurite.

Sono episodi dai queli trarre spunto per crescere. Con questa squadra infatti si può e si deve essere esigenti ma non è il caso di essere trancianti. D'altronde l'età media più bassa del campionato è uno di quegli aspetti da tenere in conto quando si parla del Milan.

 

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