Ancelotti: forse è meglio di no...

 

La questione è aperta: sarebbe ottimale per il Milan riprendere ora Ancelotti ? E per lui ? Intanto, Montella resiste...

 

 

In molti sul 2-2 di Milan-Rijeka, nel giorno dell'esonero di Carlo Ancelotti lo avranno pensato. Ora Montella salta. La sua panchina vacilla e Carletto si è appena liberato. Quale momento migliore ? 

Poi il gol di Cutrone ha interrotto i discorsi. 

Probabilmente non sarebbe cambiato nulla. Il tecnico campano sarebbe rimasto sulla sua panchina. La sensazione resta questa in Casa Milan: Montella non rischia, al momento. Verrà giudicato nel medio periodo. Se a dicembre sarà distante dalle prime posizioni, allora la dirigenza penserà seriamente al drastico cambio, per non gettare all'aria l'occasione di arrivare in Champions dopo 230 milioni di euro spesi in estate. 

 

In quel momento, e solo in quello, tornerà semmai in auge la candidatura di Carlo Ancelotti. Lo scorso maggio, all'insediamento della dirigenza milanista si sussurra che qualche discorso tra le parti ci sia stato. Come si sussurra che sarebbe un colpo nelle corde e nelle volontà della proprietà cinese. 

Ma per il momento la dirigenza ha fiducia in Montella. Ha creduto ed investito su di lui e spera di uscirne con lui. E crescere insieme. 

 

Il dilemma, in ogni caso, è aperto e d'attualità tra i tifosi e l'ambiente rossonero. Ancelotti-bis sarebbe una buona cosa ?

Da un lato, quelli del partito delle "minestre riscaldate che non hanno mai portato a nulla", che ritengono l'allenatore emiliano ormai sulla via del tramonto.

Dall'altro quelli che vogliono un bene dell'anima all'allenatore delle ultime due Champions League e che lo reputano ancora, dopo quanto ha vinto, uno dei 2-3 migliori al Mondo. 

 

La verità, come sempre, potrebbe stare nel mezzo.

Ancelotti sta forse perdendo qualche colpo? Possibile. Al Bayern non ha entusiasmato, benchè abbia vinto il campionato lo scorso anno. Coi tedeschi ha rimediato il primo esonero in carriera a stagione in corso, e non ha lasciato un segno importante, sopratutto tra i giocatori. Fatto, questo, totalmente inusuale nella carriera di Ancelotti, osannato da sempre dai calciatori che hanno avuto il piacere di averlo come allenatore. 

 

Senza dubbio l'avventura bis al Milan sarebbe per lui stimolante. Ma certamente il confronto con il Milan che fu, sarebbe troppo grande ed ingombrante. Ancelotti sembra ormai avere raggiunto lo status di "santone" del calcio, alla stregua dei Sacchi, dei Capello, dei Del Bosque. Insomma: la naturale collocazione di Carletto sembra essere proprio la Nazionale italiana, alle prese con una gestione, quella di Ventura, un po' tribolata. Un'avventura, quella della Nazionale, che manca ad Ancelotti e che ne chiuderebbe in maniera importantissima la carriera, dopo aver vinto in Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania. Lui come nessun altro. 

 

Il Milan ha invece bisogno di un allenatore ancora affamato. Uno su cui costruire e che sappia valorizzare appieno il materiale umano e tecnico a sua disposizione. Il Milan sperava e spera che questi possa essere Vincenzo Montella. Ma nel frattempo, un occhio in quel di Stanford Bridge c'è sempre. Conte lo ha detto chiaramente: "Mi manca l'Italia e ci tornerò presto". Quale migliore occasione di ingaggiare forse il miglior allenatore attualmente su piazza ?

 

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.