Cutrone

 

Luci a San Siro

 

Nella turbolenta notte di San Siro, Andrè Silva e Patrick Cutrone consentono al Milan di portare a casa tre punti insperati.

 

 

Per come si era messa, Vincenzo Montella può fare almeno un paio di grossi sospiri di sollievo. Il Milan vince nella seconda giornata del Girone D di Europa League per 3-2 contro un Rjieka che era clamorosamente riuscito in cinque minuti a recuperare il doppio svantaggio, soprattutto grazie ai demeriti dei rossoneri; troppo distratti in fase difensiva, in giocate individuali semplici.

Ma nelle tante ombre che hanno avvolto la squadra di Montella durante l'arco dei 90 minuti, non si può dire certo lo stesso per i due giovani attaccanti in campo ieri: Andrè Silva e Patrick Cutrone. Partiamo dal presupposto che l'avversario di ieri, dal punto di vista qualitativo, non era di certo irresistibile; è giusto dirlo per non cadere in retoriche o facili entusiasmi. Certo è che però la prestazione del portoghese, per esempio, la dice lunga sulle potenzialità di questo ragazzo portoghese: a parte il bellissimo goal a giro sul secondo palo, che ha aperto le marcature, Silva ieri ha giocato molto di più per la squadra difendendo palloni, correndo in maniera molto più funzionale rispetto a quello che aveva fatto nelle ultime partite in cui aveva giocato in campionato. Il ragazzo sta imparando a conoscersi, e a conoscere la squadra. Una cosa però mi preme dire, in questo ragionamento: questo ragazzo, contro squadre che concedono spazi in fase difensiva, è già devastante in fase di finalizzazione; pensate a cosa potrebbe fare una volta ambientadosi in un campionato comunque difficile come la Serie A. Un patrimonio che il Milan e Vincenzo Montella devono custodire con cura, cercando di  inserire il portoghese in un contesto tattico come quello del nostro campionato, in cui la fase difensiva la fa da padrone, per farlo rendere anche lì.

A proposito di patrimoni. La nuova dirigenza si è ritrovata un regalo, forse senza nemmeno saperlo. Ovviamente il riferimento non può che essere a Patrick Cutrone. Il goal di ieri, che ha permesso al Milan di portare a casa tre punti importantissimi in ottica qualificazione,  ha tolto non poche castagne dal fuoco alla squadra, apparsa ancora timorosa e poco reattiva dal punto di vista fisico. Un goal, quello del giovane attaccante rossonero, che va a confermare l'incredibile inizio di stagione del giovane attaccante rossonero. Il ragazzo lotta, fa a sportellate, e quando si deve far trovare pronto per mettere il pallone in porta, lui quasi sempre c'è. E' lì pronto come un avvoltoio, così come lo era qualche anno fa, un altro giocatore del Milan che indossava la maglia numero 9. Senza fare paragoni scomodi, Cutrone è diventato una pedina fondamentale nelle turnazioni di Montella nel reparto offensivo; cosa impensabile fino a qualche mese fa.

Beata gioventù insomma. Con la speranza che questa adrenalina di questi giovani, passi anche al resto della squadra.

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