La foglia di fico

Un licenziamento che lascia tanti dubbi

Nella vita il tempismo è tutto. Vale nelle cose comuni e vale ovviamente in quell'universo a parte chiamato calcio. Discutere la scelta di Montella sull'allontanamento del preparatore atletico Marra dallo staff potrebbe anche essere inutile soprattutto se si parte dal principio che un tecnico è libero di scegliere i propri collaboratori e, se lo ritiene opportuno, di cambiarli. Tuttavia in questo frangente la scelta in questione si presta a facili disquisizioni e a dubbi sin troppo evidenti che ineriscono la sua opportunità. Improvvisamente si scopre che Marra non era amatissimo dai giocatori per la dieta vegana. Altrettanto improvvisamente si scopre che c'erano dei contrasti fra Montella e Marra da un pò di tempo.

Eppure, la domanda che andrebbe posta agli interessati è questa: come mai la testa di Marra è finita sul plotone pubblico proprio a due giorni dalla sconfitta di Genova con la Sampdoria? Certe coincidenze non sono casuali e viene da credere quindi che se la partita del Ferraris fosse stata vinta, oggi non ci sarebbero state novità nello staff tecnico. La sensazione sgradevole è quella dell'aver voluto fornire un colpevole alla piazza, senza però entrare nel merito delle questioni reali. La classica foglia di fico dietro cui nascondersi. Ad avviso di chi scrive la preparazione fisica è un falso problema. Può essere un aspetto critico, ma personalmente dubito che Montella non conoscesse i metodi di lavoro di Marra, avendolo nel suo staff tecnico da 6 anni. C'è qualcosa di più e soprattutto c'è qualcosa di non detto. Un non detto che indebolisce la posizione dell'allenatore e che non ci piace troppo. Il tecnico di un club va sempre difeso, anche quando soffia vento di procella. Se non c'è fiducia meglio cambiare subito, ma certi giochi di potere all'interno del Milan pensavamo di esserceli lasciati alle spalle. Amaramente, dobbiamo constatare che non è così.