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Accadde oggi, 28 settembre

 

Compleanno per Claudio Borghi, allergico a Sacchi per poi diventare 'il Sacchi del Sudamerica'. Primo gol per R10 in un derby vinto proprio 1-0

 

Oggi è il compleanno di Claudio Daniel Borghi, il 'giocattolino' di Silvio Berlusconi; lo volle a tutti i costi nonostante Sacchi gli dicesse che non aveva la stoffa, che non ce l'avrebbe mai fatta nel campionato italiano ma il Presidente insistette e se lo portò dunque a Milano. Però gli stranieri tesserabili allora erano solo due e nel Milan c'erano già Gullit e Van Basten, quindi furono costretti a parcheggiarlo a Como. Là giocò appena 7 partite senza mai segnare; un giocatore talentuoso ed estroso come Borghi come poteva andare d'accordo con le posizioni di due tecnici come Agroppi e Burnich, contropiedisti e catenacciari di prim'ordine? Infatti, anni dopo, ebbe a dire sulla sue esperienza di Como coi due italiani: 'l'anticalcio, due che pensavano a dirmi cosa non fare in campo, ma non a cosa fare'.Con Sacchi ebbe più scontri perché Borghi non credeva minimamente nel duro allenamento ed una volta sbottò: 'Perché correre per 5000mt se il campo è di 100?'. Dal Milan se ne andò e tornò ai suoi livelli in Cile dove vinse tanto col Colo-Colo. Ironia della sorte, una volta appese le scarpe al chiodo, si diede alla carriera di allenatore e fu soprannominato 'Sacchi del Sudamerica'. Fu anche selezionatore della Nazionale cilena; ed è proprio in Cile che è ritenuto un idolo, un mito. Gli è stata assegnata persino una cattedra all'Università Cattolica di Santiago dove insegna calcio, storia, moduli e regole insieme a Hugo Rubio.

Sono 20 le partite che il Milan ha disputato il 28 settembre e con buoni esiti: 4 infatti sono le sconfitte, 5 i pareggi ed 11 le vittorie. Cominciammo nel 1930, prima giornata di A, con lo 0-0 di Livorno; bisogna aspettare ben 17 anni prima di rigiocare il 28 settembre e fu la prima sconfitta, a Firenze contro la Fiorentina, 2-1. Cinque anni dopo (1952) arriva il primo successo: 1-0 sulla Spal alla terza di campionato; nel 1958 la prima vittoria in trasferta, a Napoli, 1-0. Un'altra sconfitta arriva nel 1969: Lazio-Milan 1-0 per la 3^ giornata di A. Nel 1977 giochiamo la Coppa delle Coppe e nei sedicesimi di ritorno col Betis vinciamo 2-1; 3 anni dopo siamo in serie B e battiamo il Genoa (2-0) alla terza giornata; terza giornata anche in A nel 1986 quando a S. Siro stendiamo l'Atalanta 2-1. Due anni dopo, stavolta in Coppa Italia, veniamo battuti dal Torino 1-0 e nel 1994 arriva la Champions League dove ci sbarazziamo del Casino Salisburgo per 3 a 0. Poi giunge l'ultima sconfitta del 28 settembre ed è una sconfitta casalinga, col Vicenza, 1-0. Passano due anni e riecco la Champions: a S. Siro l'Hertha Berlino ci ferma sull'1 a 1. Nuovamente un pareggio nel 2002: Lazio-Milan 1-1 per la quarta giornata di A; l'anno successivo siamo a S. Siro, sempre per la quarta giornata, e arriva il Lecce con cui ci divertiamo un po': 3-0 il finale. Nel 2005, andiamo a Gelsenkirchen per Shalke-Milan di Champions e ce ne torniamo in Lombardia con un punticino (2-2). Nel 2008 c'è persino un derby e lo vinciamo noi 1-0 (gol di Ronaldinho); nel 2010, rieccoci in Champions e ad Amsterdam facciamo 1-1 contro l'Ajax. L'anno successivo è ancora Champions ed a S. Siro arriva il Victoria Plzen che se ne va con due pere in saccoccia. Nel 2013, per la sesta giornata di serie A, Milan-Samp 1-0 e nel 2014, per la quinta giornata, Cesena-Milan 1-1.

Sei gli esordi assoluti in rossonero: in Livorno-Milan, Orlando Bocchi, José Carlos Ponzinibio e Mario Magnozzi; in Fiorentina-Milan, Carlo Piccardi; in Torino-Milan, Corrado Giannini; in Milan-Victoria Plzen, Mattia De Sciglio. Per Giannini non ci saranno altre occasioni di indossare il rossonero, così come per Lino Grava, che giocò l'ultima col Milan nel 1947 a Firenze.

Per Ugo Tosetto, Daniele Massaro, Ronaldinho e Valter Birsa è il giorno del loro primo gol in rossonero mentre per lo stesso Tosetto, per Agostino Di Bartolomei e Adil Rami è il giorno dell'ultimo.

 

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