Fassone sbotta. Atteggiamento corretto?
Il duro sfogo post Sampdoria ha lasciato opinioni diverse tra i tifosi
La sconfitta di Marassi ha lasciato il segno, sia per il ko inaspettato sia per la prestazione, con i rossoneri mai capaci di creare pericoli nell'area avversaria. Per molti è già ridimensionamento, ma dopo una sconfitta è fin troppo facile sputare sentenze negative senza essere lucidi.
Certo è che la stagione inizia a prendere una piega non troppo positiva, con le avversarie dei rossoneri che fin qui hanno lasciato per strada davvero poco. Non c'è molto margine di errore e ogni punto lasciato per strada può essere fatale, total più adesso che all'orizzionte per i rossoneri arrivano le big. Solo nel mese di ottobre arriveranno a San Siro Roma, Inter e Juventus.
Serviva e serve quindi una scossa immediata, una pronta risposta di allenatore e squadra, e da chi poteva arrivare codesta scossa se non dal nostro Ad?
Queste le parole di Marco Fassone al termine di Sampdoria-Milan:
"Non penso sia una questione di avversario di livello, con tutto il rispetto per la Sampdoria di Giampaolo che ha giocato benissimo e che ha meritato la vittoria non credo che sia più forte del Milan. Il Milan è più forte della Samp e deve approcciare la partita in maniera diversa, vero che l'autostima si guadagna con le vittorie ma non ho visto in campo la confidenza che ci doveva essere. Non mi è piaciuto l'atteggiamento, deve essere cambiato immediatamente. Mi aspetto che le prossime partite contro avversari di livello vengano approcciate in maniera diversa. Sapevamo che questi primi sei mesi sarebbero stati i più difficili e che superato questo periodo le cose non potranno che andare meglio, ma sono venuto a parlare qui oggi per fare capire che queste sconfitte non vanno bene e non possono essere considerate come routine".
A mio avviso parole ineccepibili da parte di Fassone che non poteva lasciare passare questa seconda brusca sconfitta in campionato. Troppo importante rimettersi subito in riga.
Per qualcuno il nostro allenatore non è stato difeso su pubblica piazza, ma forse è giusto cosi. Le parole dell'ad, sono rivolte a tutto l'ambiente, dall'allenatore ai giocatori, nessuno escluso.