ranieri

 

Non è solo catenaccio

 

Lo chiamano catenaccio per non ammettere meriti difensivi

 

 

È tema di dibattito in Francia il gioco praticato dal Nantes di Claudio Ranieri che con la miseria di 5 gol realizzati e altrettanti subiti in 7 partite ha raccolto ben 13 punti, frutto di 4 vittorie e un pareggio in sequenza che hanno fatto seguito alle sconfitte nelle prime due gare di campionato. Ranieri non ha mai praticato un calcio spettacolare, ma ha sempre badato al sodo senza guardare troppo all'estetica e proprio grazie a questo modo di interpretare il calcio ha realizzato poco più di un anno fa una delle imprese più incredibili che si ricordino, la vittoria della Premier League col Leicester contro tutti i pronostici iniziali che li vedevano addirittura come una delle candidate alla retrocessione.

L'ex allenatore tra le altre di Cagliari, Roma e Juventus fa parte di quella vecchia scuola di tecnici italiani insieme a Capello, Trapattoni che non hanno mai fatto strabiliare gli occhi per il gioco e ricevuto complimenti in tal senso, ma raccolto i risultati spesso col punteggio minimo (1-0). Il cosiddetto catenaccio all'italiana col quale siamo conosciuti all'estero sin dalla metà degli anni 60' quando l'Inter di Helenio Herrera si laureò due volte consecutive campione d'Europa, che portò a coniare questo termine per il gioco di rimessa dei nerazzurri e che ancora oggi è in voga. Quasi sempre l'Italia, sia come club che come Nazionale, si è affermata in ambito internazionale interpretando un calcio pratico, essenziale puntando molto sulla fase difensiva, fatta eccezione per il Milan di Arrigo Sacchi che a cavallo tra il 1987 e il 1991 mostrò all'intero mondo calcistico un gioco fra i più belli che si ricordino e ancora oggi quelle squadra viene ritenuta una delle formazioni che ha fatto la storia insieme all'Ajax degli anni 70' e il più recente Barcellona allenato da Pep Guardiola.

Catenaccio all'estero per identificare il calcio italiano viene usato in accezione negativa ma non dobbiamo vergognarcene, anzi. L'italia è conosciuta per la sua difesa forte che ha sempre contraddistinto le Nazionali azzurre che hanno poi vinto i Mondiali; infatti come si suol dire "gli attacchi fanno vendere i biglietti, ma le difese fanno vincere i campionati". Non dobbiamo snaturare il nostro modo di giocare per assecondare i palati fini e andare poi incontro a figuracce come in Spagna-Italia di meno di un mese con la Nazionale italiana che ha pagato un atteggiamento troppo garibaldino messo in campo dal commissario tecnico Giampiero Ventura che ha portato a una sonora sconfitta.

 

 

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