Centrocampo lumaca
La partita di ieri contro la Samp ha confermato che i meccanismi non sono ancora ben collaudati.
Niente isterismi per favore. Questo è il primo pensiero che mi viene in mente, pensando alla sconfitta di ieri in quel di Marassi contro la Sampdoria. Per favore; leggere ieri i commenti durante e dopo la gara contro i blucerchiati di Giampaolo, per il sottoscritto forse è stato anche peggio del vedere una partita in cui il Milan ha sofferto.
L'obiettivo di questo articolo sarà quello di analizzare, ovviamente dal punto di vista di chi vi scrive, le ragioni di questa sconfitta. Ed ecco che, forse la vera e unica ragione principale di questa apparizione non brillante dei rossoneri, risiede in una tenuta fisica precaria del nostro centrocampo. Nel 3-5-2 schierato da Montella ieri, i tre centrocampisti centrali (Bonaventura, Biglia e Kessie) andavano come minimo a due marce in meno rispetto ai giocatori di Giampaolo. Notato questo aspetto, ci si chiede del perchè, ovviamente. Bè le ragioni potrebbero essere molteplici, ma credo che tutto parta da Lucas Biglia. Considerando ancora precarie le condizioni fisiche di Jack Bonaventura, sembrato ancora indietro di condizione e in fase di recupero dall'ultimo acciacco, il regista argentino ieri è sembrato lento, impacciato e prevedibile. Tutte condizioni figlie di una condizione fisica non certo idilliaca, che condita dal periodo iniziale di ambientamento, hanno creato un mix letale di passaggi a 3 metri senza alcun movimento senza palla, il quale ha permesso alla Samp di mantenere quell'atteggiamento aggressivo e combattivo per tutto l'arco dei 90 minuti, impedendo al Milan di giocare.
Già il movimento senza palla. La partita no di Biglia ha ovviamente influito anche sulle prestazioni dei due esterni Abate e Ricardo Rodriguez. Sia lo svizzero, che Ignazio, hanno sofferto tremendamente la non capacità di creare gioco utile nella fase di possesso; un vero e proprio vuoto racchiuso anche dalle statistiche della partita, che hanno evidenziato una incapacità del Milan di poter offendere la Samp. Ecco perchè credo che tutto parta dalla condizione fisica di Lucas Biglia. E di certo, tralasciando un attimo il giocatore ex Lazio, e analizzata la precarietà fisica di Bonventura, l'imprecisione di Frank Kessiè nella gara di Marassi, ha contribuito e non poco alla debacle di ieri. L'ex Atalanta, è già un giocatore dominante dal punto di vista fisico, ma in prospettiva può davvero diventare un calciatore in grado di spostare gli equilibri di una squadra. A patto che, però, migliori la fase di possesso: troppi, davvero troppi, i palloni persi frutto di passaggi sbagliati, da parte del giocatore ivoriano; una qualità che Kessiè può e deve migliorare, perchè quando lo farà, diventerà senza ombra di dubbio uno dei primi centrocampisti al mondo.
La partita di ieri ha evidenziato un aspetto che era venuto fuori anche contro la Lazio. Quando il centrocampo è in difficoltà, il Milan soffre tanto. Non è questioni di moduli o altro. Gli avversari di queste due partite (Lazio e Samp) correvano il doppio dei rossoneri, e i risultati si sono visti. Occorre aumentare la velocità del gioco, e l'imprevedibilità. Ma senza un miglioramento delle condizioni fisiche dei giocatori chiave, tutto questo faticherà ad arrivare. Sta ora a Montella, cercare di cambiare marcia alla sua squadra, e specialmente, al suo centrocampo.