Una difesa che lascia molti dubbi
Zapata disastroso, ma Bonucci, colpo principe del mercato, continua a non convincere
Seconda partita difficile e secondo KO per il Milan. Appena l'asticella si alza i rossoneri lasciano punti, accadeva l'anno scorso e accade questa stagione. Sembra non sia cambiato niente, ma invece è cambiato tutto o quasi, tranne l'allenatore.
Se l'anno scorso aveva grosse attenuanti questa stagione non le ha e il Milan sceso in campo in quel di Genova è stato a dir poco imbarazzante.
La rosa probabilmente presenta anche grosse lacune, ma non arrivare a calciare nemmeno una volta in porta a Puggioni è davvero grave ed urge velocemente una soluzione perchè la stagione si sta già incanalando verso l'ennesimo fallimento.
Montella ha iniziato questa avventura con la difesa a 4 per poi passare a 3 con il rientro di Romagnoli. Ma davvero la squadra ne ha tratto benefici? Bonucci purtroppo continua a non convincere e la scelta di passare a 3 è stata proprio a causa della sua presenza. Ma in questo modo il Milan ha perso un uomo a centrocampo e non riesce comunque a difendere meglio. Se ci mettiamo anche il pesantissimo infortunio di Conti e Rodriguez che dell'esterno a 5 ha veramente poco ecco che i dubbi sul modulo tornano a galla.
La scelta di Zapata come caratteristiche poteva anche avere un senso, ma ormai Zapata lo conosciamo e la frittata è sempre dietro l'angolo: infatti ci ha pensato proprio lui a regalare la palla del vantaggio alla Samp e c'è il suo zampino anche nel raddoppio di Alvarez.
Gli errori individuali cominciano a diventare troppi: tralasciando la partita disastrosa con la Lazio gli altri 4 gol subiti dai rossoneri sono apunto assist di difensori o centrocampisti agli avversari. Una cosa davvero inconcepibile.
Musacchio, Bonucci e Romagnoli sono probabilmente troppo simili per giocare insieme anche se presi singolarmente sono ottimi giocatori, ma appunto mal assortiti. La sensazione è che l'occasione Bonucci sul mercato abbia scombinato davvero troppo i piani. Ma ormai è acqua passata e non si può più tornare indietro. Squadra e allenatore in primis si devono dare una svegliata magari cominciando proprio dal registrare una difesa che sembra far acqua da tutte le parti anche a causa di un centrocampo che copre poco e regala decine di palloni agli avversari lasciando la difesa scoperta.
