L'isolamento di Borini
Difficile per lui ritagliarsi uno spazio in questo nuovo sistema di gioco
Dura lex, sed lex. Il brocardo latino potrebbe tranquillamente adattarsi alla situazione attuale di Fabio Borini al Milan. Arrivato in estate come alternativa preziosa sugli esterni offensivi, il giocatore era diventato praticamente un titolare vista l'assenza di soluzioni nel 4-3-3. Di fatto, se Montella avesse proseguito con quel modulo, sarebbe stato la primissima alternativa a Suso e Bonaventura, con la possibilità quindi di giocare molte partite.
Non a caso, nelle prime tre giornate di campionato, complice l'infortunio di Bonaventura, Borini era stato sempre titolare. Non in maniera impressionante, nè gol e nè assist nel suo carnet complessivo. Tanta sostanza, corsa e presenza. Non bastava però in una squadra come il Milan e così Montella ha optato per un cambio di sistema di gioco.
Nell'attuale 3-5-2, Borini è quasi tagliato fuori, salvo una improvvisa catena di infortuni ad oggi non preventivabile nè auspicabile. I titolari, in avanti, sembrano essere Suso e Kalinic, ma Andrè Silva è una primissima alternativa e contro l'Udinese, quando Montella ha tolto Suso, ha inserito Cutrone e non Borini. Un indizio importante sulle gerarchie attuali. Difficile quindi, allo stato, per l'ex attaccante della Roma, potersi ritagliare uno spazio prezioso. Di fatto, Borini è la principale vittima del cambio di modulo.