suso andrè

 

Suso o Andrè Silva?

 

E' sempre tempo di scelte, ma Montella ha in mente come gestire la rosa

 

 

Altro giro altra corsa. Ad ogni vigilia di gara in casa Milan comincia il toto-formazione, e cioè pronosticare su chi cadrà la scelta del tecnico rossonero per la formazione dell'undici iniziale. Certo, Montella è l'artefice di tutto ciò, avendo già cambiato formazione dieci volte su dieci nelle gare ufficiali; e turnover sarà anche per l'undicesima gara, vale a dire quella di Marassi in casa Samp. Fondamentalmente due le motivazioni: la prima dettata dalla continua ricerca del modulo più adatto agli uomini a disposizione, 11 dei quali completamenti nuovi e tutti, o quasi, da scoprire o comunque da provare. La seconda il fatto che il doppio impegno, Europa League (partendo già dai preliminari) e campionato, si sono sovrapposte in modo incalzante presentando un calendario fatto di una gara ogni tre giorni. Senza trascurare il fatto che ci sono alcuni dei nuovi giocatori che attualmente stanno dimostrando una maggiore confidenza ed attitudine nelle gare di EL rispetto a quelle del campionato italiano (Andrè Silva e Calhanoglu su tutti). E così ci ritroviamo con giocatori che sono titolari inamovibili (Bonucci, Kessie, Biglia e Donnarumma), giocatori che potenzialmente lo sono (Romagnoli, Rodriguez, Kalinic , Conti, Musacchio e Suso), ed altri che sono destinati ad entrare spesso nelle turnazioni (Bonaventura, Calhanoglu, Andrè Silva, Cutrone, Abate, Locatelli, Calabria ed Antonelli).


La netta sterzata verso il 3-5-2 sta riproponendo di volta in volta il problema della scelta degli uomini d'attacco: al di là dei numeri il problema è che un modulo rispetto ad un altro (ad esempio il 4-3-3) richiederebbe anche giocatori con caratteristiche diverse, e comunque la necessità di qualcuno di adattarsi alle nuove esigenze tattiche. Posto che Kalinic sembra avere tutti i crismi per essere l'attaccante titolare della squadra, si pone spesso il dilemma della scelta su chi dovrà stargli vicino: Suso (che è perfetto per il 4-3-3 e che si deve invece riproporre come seconda punta) o Andrè Silva (che sembrerebbe il più adeguato per caratteristiche al ruolo)? E se si opta per lo spagnolo, non si rischia di ritardare all'infinito il processo di adattamento del portoghese al calcio italiano e nello stesso tempo di non permettere a Suso di esprimere il massimo delle sue potenzialità? E se invece si opta per il portoghese, chi glielo va a spiegare a Suso, uno dei nostri giocatori migliori in assoluto, di accomodarsi in panchina? Come si vede è un bel dilemma per il nostro allenatore, ma insomma per chi guadagna dei soldi ed ha come ambizioni di entrare nel gotta degli allenatori italiani si tratta anche di una affascinante sfida. Sono convinto che fino a quando esisterà il piacevole problema degli impegni infrasettimanali questa opzione del turnover là davanti verrà utilizzata in pianta stabile.

Ecco perché il Milan ha il dovere di restare presente e competitivo in tutte e tre le competizioni, anche perché non dimentichiamoci che l'EL non deve essere vista come un problema (come spesso molte società l'hanno considerata) ma come la grande opportunità di approdare direttamente alla Champions League. È chiaro però che però prima o poi Montella sarà chiamato a prendere una strada ben definita, e cioè avere nella sua testa e per le grandi occasioni una squadra che si possa definire titolare.

Ed allora, lavorando solo sulla carta e pensando di poter scegliere i giocatori migliori a disposizione e quelli che possono rendere maggiormente efficace il modulo scelto, perché non pensare che l'opera finita preveda una sorta di 3-4-1-2, vale a dire Bonucci, Musacchio e Romagnoli dietro, Biglia e Kessie centrali, con Rodriguez e Conti (quando rientrerà) esterni, Suso trequartista libero di svariare alle spalle di Kalinic ed Andrè Silva, bocche di fuoco là davanti in grado di rendere bella pesante la presenza dell'attacco milanista su tutto il fronte offensivo? Credo che questa sia l'opzione migliore. Nel frattempo, e con una gara ogni tre giorni, affidiamoci alle scelte del mister sul turnover e deliziamoci di volta in volta con le giocate di ognuno di loro. Perché a ben guardare, finora tutti hanno fatto bene, ed è poi questo il motivo per cui Montella finora sta ruotando tanto gli uomini a disposizione.

 

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