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Procuratore, ma quanto mi costi...

 

Sono i protagonisti del calciomercato. Piu' dei dirigenti, piu' dei giocatori stessi che loro muovono. Sono i procuratori.

Al centro di ogni trattativa di mercato, come stiamo vedendo nell'ormai tragicomica vicenda del rinnovo contrattuale di Gianluigi Donnarumma.

Ma non solo. Negli ultimi anni l'escalation che hanno avuto gli importi di ingaggi e cartellini dei giocatori, hanno reso anche molto più alte le commissioni degli agenti stessi.

Ora una società per convincere un giocatore a venire nella propria squadra, non solo deve convincere il ragazzo del progetto, non solo deve pagarlo uno sproposito, ma deve anche "ungere" a dovere il suo procuratore, più di quanto sarebbe pronta a farlo una squadra concorrente.

Tanto che, negli ultimi esercizi di bilancio, delle squadre italiane ma non solo, la voce relativa alle commissioni per gli agenti è lievitata a dismisura.

A tal proposito la Federazione ha pubblicato, per maggior trasparenza, tutti i Compensi dei Procuratori Sportivi per l’anno 2016 in Serie A, suddivisi per squadra.

I numeri sono impressionanti. Complessivamente, nell'anno solare (quindi con due finestre di mercato all'attivo) le società italiane hanno sborsato una cifra vicina ai 200 milioni di euro. La media è presto fatta, contanto le 20 squadre di A. 10 mln circa medi per squadra.

 

Tuttavia, come ovvio, il dato è fortemente soggetto a deviazioni, considerando le spese delle "big". In 5 squadre, infatti, è concentrato quasi il 60% delle spese. Parliamo di Milan, Inter, Juventus, Napoli e Fiorentina, che nel 2016 hanno speso circa 115 milioni per commissioni ad agenti e procuratori. La squadra che ha speso di più è stata la Juventus, complice anche le ricche commissioni finite nelle tasche dei procuratori di Pogba ed Higuain per i due affari da 100 milioni della scorsa estate.

Mino Raiola, che ora sta tenendo in scacco il Milan per Donnarruma, nel cui affare le commissioni avranno un peso rilevante, ne siamo certi, ha intascato ben 25 milioni per muovere Pogba dalla Juventus a Manchester.

Seconda nella graduatoria è l'Inter, con quasi 24 milioni di costi contabilizzati per commissioni. Pesano ad esempio 8 milioni complessivi le commissioni pagate ai procuratori di Gabigol e Banega. Quasi allo stesso livello Milan (15 mln), Fiorentina (12 mln) e Napoli (12 mln).

Stupisce il Torino, che con oltre 10 milioni è la sesta squadra per spese di questo tipo nel 2016, ben più di squadre più quotate come Roma (8 mln) o Lazio, che con appena 700mila euro è la squadra che meno spende in questo senso, grazie ad una politica da sempre ostile ai procuratori instillata dal Presidente Lotito. Le ultime della lista, con i biancocelesti, sono Pescara, Cagliari e Crotone, tutte con circa 1,8 mln spesi.

 

Insomma, che tu sia una grande o una piccola, poco importa. Ormai, quella del procuratore, è una vera e propria tassa che tutte le squadre sono costrette a pagare per fare operazioni di mercato in entrata, per rinnovare i contratti, addirittura per vendere, come accaduto alla Juventus. E la sensazione è che le cose andranno sempre più peggiorando. E lo stiamo venedno questa estate, con le prime operazioni di mercato. Alcuni dirigenti hanno dichiarato pubblicamente di voler cercare di abbattere queste spese (come ha dichiarato il nuovo ad rossonero Fassone). Ma quanto varrà questa cosa quando da una commissione può dipendere l'acquisto di un grande calciatore ?

 

 

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