L'occasione Top
Rispolverare le idee e dimostrare la duttilità del grande giocatore
Il cambio di modulo nel Milan è imminente, già a partire da giovedì contro l'Austria Vienna Vincenzo Montella al netto di ripensamenti dell'ultimo minuto dovrà schierare la squadra secondo un 3-5-2.
Modulo che da una parte permettte di sfruttare meglio le caratteristiche principali di alcuni giocatori: Bonucci che ha dato grandi soddisfazioni a Conte sia nella Juventus che in Nazionale senza dimenticare il primo anno di Allegri; Biglia che nella sua recente conferenza stampa ha sottolineato come si sia trovato molto bene a giocare con questo schema nella Lazio di Simone Inzaghi; Kessiè e Conti provenienti da una stagione "top" con Gasperini che al momento in Italia è forse il miglior interprete di tale modulo; senza dimnenticare anche Ricardo Rodriguez. Ma che dall'altra, ci pone davanti ad un dubbio amletico sull'adattabilità e il pieno sfruttamento delle caratteristiche di altri giocatori che invece andavano a nozze col 4-3-3. Uno su tutti Suso.
In questo momento dove Biglia e Bonaventura rientrano da infortuni muscolari, Çalhanoglu è ancora indietro di condizione e Borini ha dimostrato di saper correre tanto e di saper lavorare sporco ma ha praticamente impatto zero nella pericolosità offensiva, lo spagnolo è stato, come spesso successo nella scorsa stagione, il punto di riferimento lì davanti e l'unico capace d'inventarsi qualcosa.
Quindi la faccenda diventa ulteriormente delicata nel momento in cui si va a spostare di ruolo un giocatore rischiando di ritrovarsi il problema opposto.
In questo caso però il timore dovrebbe essere solo apparente. Suso dopo un annetto di Milan è andato sei mesi a giocare nel Genoa di Gasperini, che come detto, insieme a Conte è quello che di 3-5-2 in Italia ne capisce di più. Suso esplose letteralmente in quel modulo giocando come seconda punta dietro Pavoletti. Quindi al limite si tratterà di rispolverare un pò le idee, e nel caso far fronte ad una concorrenza più ampia, visto che se nel 4-3-3 fin ora usato era il padrone assoluto del posto da titolare, in un attacco a due dovrà vedersela sicuramente anche con Andrè Silva ed eventualmente con Borini.
Questa teoria però sfocia in un altra riflessione. Sempre facendo riferimento al discorso della duttilità tattica, in un modulo come il 3-5-2, oltre alla seconda punta, quale altro ruolo potrebbe ricoprire Suso?
Daniele Adani in un intervista al Corriere della Sera è stato lapidario. Suso, nel caso il Milan adottasse questo tipo di modulo potrebbe fare solo la seconda punta. Il ragionamento dell'ex difensore di Brescia ed Inter fila. In un centrocampo a cinque lo spagnolo non portebbe fare la mezzala, sarebbe troppo penalizzato. Gli verrebbe meno l'asse con il terzino, che invece è fondamentale per il suo modo di giocare, sia perchè gli concede un opzione di passaggio, e sia perchè nell'attaccare lo spazio porta via un uomo. E sappiamo che Suso lasciato in un uno contro uno si è mostrato molto spesso letale.
Discorso diverso invece se il 3-5-2 non dovesse essere puro, ma mostrarsi più un 3-4-1-2 o un 3-4-2-1. Che vista la presenza di Çalhanoglu, che è un trequartista naturale, o lo stesso Jack Bonaventura, credo che sarà un opzione tenuta in seria considerazione da Vincenzo Montella. In quel caso Suso potrebbe anche ricoprire il ruolo di trequartista o di mezza punta, arrivando quindi a poter ricoprire tre diversi ruoli, smentendo anche la diceria secondo cui lo spagnolo non sarebbe un vero "top" proprio perchè condannato a giocare in un solo ed esclusivo ruolo, dove spesso la giocata diventa monotematica e di conseguenza prevedibile.