raiola

 

Ha sempre da ridire...

 

“Il silenzio è d’oro e la parola è d’argento”, recita un proverbio che sembra non regnare a casa Raiola

 

Hanno fatto rumore le dichiarazioni di Raiola che ieri è tornato a parlare di Milan, come se non lo avesse già fatto abbastanza quest’estate. Il noto procuratore, tra gli altri di Ibrahimovic, Balotelli e Pogba, ha affermato di aspettare ancora le scuse dalla parte di tifoseria milanista che a suo dire ha giudicato male il comportamento di Donnarumma; inoltre ha rincarato la dose sulla questione della fascia di capitano sostenendo che sia stato il Milan ad offrirla al ragazzo nativo di Castellamare di Stabia.

Quella frangia di tifosi a cui fa riferimento Mino Raiola in quel momento si è sentita tradita da un giocatore per cui provavano un amore sconfinato, come non si vedeva a San Siro sponda milanista dai tempi di Kakà, e non sono mai andati oltre a qualche striscione eccezion fatta per il lancio di banconote finte durante la prima gara dell’Italia all’Europeo under21, pochi giorni dopo il mancato rinnovo (15 giugno). Curioso come proprio Raiola pretenda delle scuse dopo che solo qualche mese fa alla domanda su chi fossero i cinesi del Milan aveva risposto con un “ci sono cinesi e cinesi” alludendo chiaramente alla differenza con Suning; differenza che poi è stata smentita ampiamente coi fatti dal mercato estivo.

E’ risaputo come Raiola non veda di buon occhio la nuova proprietà rossonera e in questi mesi non ha perso occasione per mettere i bastoni fra le ruote a Fassone e Mirabelli. Sempre nell’intervista rilasciata nella giornata di ieri l’agente di Gianluigi Donnarumma non ha mancato di tirare l’ennesima frecciatina al mercato del Milan sottolineando che manca ancora un attaccante e che finora la squadra rossonera non ha affrontato nessun grande avversario. Non è competenza di Raiola sostenere chi manchi al Milan, tra l’altro affermazione smentita dai fatti perché Vincenzo Montella ha a disposizione come centravanti 2 giocatori titolari di due delle Nazionali più forti d’Europa, riferimento a Kalinic e Andre Silva, più l’emergente Patrick Cutrone che a suon gol ha conquistato anche il posto nell’Italia Under21. Probabilmente nessuno dei tre sopracitati supererà le 20 segnature in campionato, ma a differenza delle dirette concorrenti in Serie A che hanno un attaccante da 20/25 gol il Milan può contare su più giocatori in quel ruolo e quindi più alternative sopperendo a questa “lacuna”.

La speranza è che questa sia l’ultima cartuccia che abbia sparato Raiola, pensasse a fare i suoi interessi che gli riesce benissimo piuttosto che impicciarsi in questioni che non lo riguardano direttamente.

 

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