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Insigne e la polemica per la numero 10

La polemica sul numero di maglia, ha ancora un senso?

 

Diciamoci la verità, le polemiche sul numero di maglia ormai non hanno più motivo di esistere, soprattutto in nazionale. Per i club ci può essere ancora il fascino della maglia indossata per una vita da una vera bandiera, da un simbolo il cui nome finisce per diventare sinonimo del club.

Dici Franco Baresi e pensi automaticamente al Milan, così come per Paolo Maldini. Una vita spesa interamente per il club, dal settore giovanile fino all'ultima gara della carriera, un percorso sempre insieme, mai un tradimento, i colori portati gloriosamente in giro su tutti i campi del mondo. Sono pochi i casi di una maglia ritirata dal club, ed è giusto così. Addirittura sembra senza nessun senso dibattere se un giocatore possa indossare o meno una maglia con un certo numero della nazionale italiana.

È della vigilia di Spagna-Italia la polemica nata sulle parole di Gianni Rivera che a domanda del giornalista se Insigne sia degno di indossare la maglia numero 10 ha risposto che "ormai quella maglia la può indossare chiunque, la mettono anche i portieri: conta molto meno di una volta". Nella sostanza siamo d'accordo con l'ex Golden Boy, ma non certamente se quella risposta voleva avere un tono di disprezzo nei confronti di Lorenzo Insigne o sui suoi meriti ad indossare quella maglia (intendiamoci, come per qualunque altro giocatore).

Semplicemente mi pare che nel 2017, quando da anni ormai non ha più nessun senso l'affascinante numerazione dal 1 all'11 di un tempo ormai andato, siano del tutto sterili le discussioni dei tifosi (o dei media) circa il fatto che un calciatore della propria squadra abbia o meno gli attributi per indossare la maglia numero 7, numero 9 o numero 10 che in passato è stata indossata da un campione o da un idolo delle folle. Il problema se lo deve porre la società quando acquista i calciatori o il Commissario Tecnico quando fa le convocazioni: se un calciatore viene chiamato in nazionale vuol dire che è degno di indossare la maglia azzurra, e sarà degno di indossare qualunque numero gli venga assegnato. Non ha nessun senso dibattere sul fatto che la numero 10 l'abbia indossata Rivera, Mazzola, Antognoni o Del Piero e chiedersi se qualcun altro possa avere l'onore di indossarla.

Nel caso specifico poi, non vedo che cosa volesse scatenare lo stupido giornalista che ha posto la domanda su Lorenzo Insigne, ciò che si può dire senza ombra di dubbio è che il giocatore del Napoli è uno dei migliori talenti che oggi esprime il nostro calcio, e che quindi quella maglia e quel numero la può indossare a giusta, giustissima ragione.

Con buona pace di tutti, anche di Gianni Rivera, che le cose migliori le ha sempre espresse in campo, quasi mai al di fuori.

 

 

 

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