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Cosa aspettarsi ancora dal mercato?

 

Le prossime mosse saranno condizionate, più che da ogni altra cosa, dal mercato in uscita

 

 Vi ricordate la celebre frase"non entra nessuno se non esce nessuno"? Certo che sì, è stato il tormentone estivo (ed anche di gennaio, per la verità) degli ultimi cinque anni, la celebre frase coniata da Adriano Galliani quando tutti gli chiedevano quali movimenti di mercato aveva in serbo per il Milan. Quest'anno l'abbiamo sentita anche usata dall'altra squadra di Milano, quando si è fatta strada la sensazione che non si sarebbe vista la tanto attesa potenza di Suning. Oggi, però, credo che la frase torni d'attualità in casa rossonera per questi ultimi giorni di mercato.

Credo che le prossime mosse del duo Fassone e Mirabelli siano condizionate più che da ogni altra cosa dal mercato in uscita.

Innanzitutto partiamo dal presupposto che la rosa sarà, anche per regolamento, composta da 25 giocatori, ed allo stato attuale di sicuri ce ne sono proprio 23. La difesa è a posto, e si lavora in uscita per Paletta e Gomez. Zapata si è guadagnato il ruolo da quarto centrale. Se si gioca dietro a 4 è un numero sufficiente, se si vira per la difesa a tre siamo al limite, ma già Rodriguez ha dimostrato la sua duttilità venendo schierato all'occorrenza da centrale di sinistra.

Non c'è da aspettarsi nessuna mossa neanche in attacco. L'arrivo di Kalinic e l'esplosione di Cutrone (che si è guadagnato la conferma) mettono fine alla questione degli attaccanti.

Diciamo che le possibili mosse riguardino il centrocampo ed un esterno d'attacco, ma il tutto passa, appunto, dalle uscite. Oltre ai citati Paletta e Gomez, dovrebbero lasciare il Milan Sosa, Mauri e lo stressato Niang. Numericamente, e per necessità, ne uscirebbero tre e ne potrebbero entrare due. Se il francese resta verrà sicuramente reintegrato da Montella, anche se il clima che si è venuto a creare suggerirebbe di mandarlo lontano da Milanello e da Milano città.

L'intervento a centrocampo, invece, ė subordinato all'uscita di Sosa, ammesso che l'argentino ceda alle lusinghe provenienti dalla Turchia. Sembra, sulla carta, poco probabile che Sosa e Mauri possano far parte della rosa rossonera per la prossima stagione, ma è necessario che le occasioni di mercato per loro si concretizzino.

Diciamo pure che queste considerazioni scaturiscono anche da possibili varianti tattiche: è vero che forse a centrocampo siamo un po' al limite, ma è anche vero che in caso di necessità ed emergenza potrebbe venire utile il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 o al 3-4-3 (magari 3-4-1-2) sfruttando la duttilità sia di Bonaventura che di Calhanoglu.

Morale della favola, la rosa del Milan 2017/2018 è praticamente fatta. Se Niang, Sosa e Mauri verranno ceduti allora sarà possibile l'arrivo di qualcuno nei ruoli, altrimenti non è escluso che l'arrivo di Kalinic sia stato l'ultimo colpo di una campagna acquisti da considerare comunque di grandissimo livello.

 

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