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Tre punti non banali

Sesta vittoria consecutiva per il Milan, che sfanga una partita complicata alla fine di un tour de force importante

 Milan onestamente brutto, ma vincente, quello di ieri sera a San Siro. Prestazione sottotono da parte degli uomini di Montella. Ma ciò che contava, e che conterà sempre da adesso a maggio, sono i tre punti. Il campionato, nel percorso di testa, sarà equilibratissimo. 5 squadre per 4 posti. O più facilmente 3 per 2 posti, considerando sulla carta Napoli e Juventus più avanti delle altre contendenti in questo mini-campionato per le posizioni Champions. 

Steccare in casa con una medio-piccola vuol dire, anche già alla seconda giornata, avere un handicap importante da colmare vincendo uno scontro diretto. 

 Gli alibi per i rossoneri per la gara non brillante, ci sono tutti. Gli uomini di Montella arrivavano, infatti, ieri sera alla fine di un tour de force clamoroso, iniziato il 14 luglio con l'inizio della tourneè in Cina, proseguito poi coi due turni preliminari di Europa League e la gara di Crotone. In tutto questo il tecnico rossonero ha dovuto assemblare una squadra quasi tutta nuova (7 ieri sera i nuovi innesti dall'inizio. 9 se si considerano gli ingressi di Biglia e Kalinic a gara in corso) con tutti i problemi del caso. 

 Ora le Nazionali, per chi ci andrà, e un po' di meritato riposo, per chi resterà. Società e allenatore dovranno invece ancora concentrarsi 4 giorni, per il rush finale del mercato. La gara di ieri ha infatti dimostrato, come ulteriore prova, che al Milan manca ancora qualcosa per completare davvero la rosa. 

 E' emersa infatti in maniera importante la differenza tra la catena di destra della squadra e quella di sinistra, dove manca un titolare di ruolo in avanti e dove Calhanoglu non si è ancora calato appieno nel ruolo di mezz'ala. 

Un altro campanello d'allarme è suonato in maniera significativa. Kessiè ha giocato male per 70 minuti, ed il Milan ne ha risentito. Ci si pone dunque la questione che nelle ultime settimane sta attanagliando i tifosi del Milan. Quando mancherà l'ex atalantino, chi potrà garantire fisico, corsa e inserimenti alla mediana rossonera ? Rosa alla mano, nessuno. 

Queste le lacune da provare a colmare in questi 4 giorni, cercando anche e sopratutto di agire in uscita, dove Paletta, Gomez, Niang, Mauri e Sosa restano gli indiziati principali. 

 Nel caso di mancati arrivi, Montella dovrà seriamente considerare il fatto di cambiare sistema di gioco. Al rientro dalle Nazionali il tecnico rossonero avrà, salvo problemi, tutta la rosa a disposizione, con Bonaventura, Romagnoli e Biglia a pieno regime. Qualora il mercato non aiuti Montella (il top sarebbero gli arrivi di Keità e Sanches, destinati però, pare, ad Inter e Liverpool), il passaggio alla difesa a 3 pare quasi obbligato. Più probabile si testi un 3-4-2-1, piuttosto che un classico 3-5-2. 

Kessie vicino a Biglia, Conti e Rodriguez sulle corsie. In avanti due tra Suso, Bonaventura e Cahlanoglu dietro ad una punta. Con la possibile variante di un solo fantasista e due punte. 

 Il tutto andrà provato e riprovato. Ma le indicazioni di ieri sera sono state chiare. Sia dal lato tattico, sia da quello del mercato. Ragionarci, con altri 3 punti in tasca e con 6 vittorie consecutive, sarà tuttavia un pò più dolce e facile per Montella, Mirabelli e Fassone nei prossimi giorni. 

 

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