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Un girone di dolci auspici

 

Sorteggio Europa League benevolo, squadre abbordabili, trasferte vicine e delle curiosità che fanno ben sperare!

 

Le qualificazioni ai gironi di Champions league di Napoli, Siviglia ed Olympiakos avevano dato al Milan con un giorno d'ancticipo la certezza di essere testa di serie nei sorteggi della fase a gironi. Eppure partire da una posizione di vantaggio non dava per scontato di ritrovarsi in un girone semplice. Tutt'altro, le insidie erano parecchie e ritrovarsi in un raggruppamento con Everton, Rosenborg e Slavia Praga, per fare un esempio, non era una possibilità del tutto remota.

Invece l'urna è stata benevola, il Milan ha pescato Austria Vienna, Rijeka e AEK Atene. Benevola per due motivi: il primo il valore degli avversari non certo irresistibile. Con tutto il rispetto soprattutto per le prime due, sono sfide che sulla carta sono appena appena al di sopra del Craiova e dello Shkendija, le due squadre già affrontate nel preliminare e nel play-off della stessa competizione, dove il Milan ha avuto vita facile. L'AEK Atene delle tre è quella da tenere più in considerazione, più che altro per un fatto di tradizione, squadra che spesso ha giocato anche la Champions League.
Il secondo motivo è la lunghezza delle trasferte. Vienna e Fiume sono lontane meno di 1000 km da Milano, praticamente poco più di un ora d'aereo. Per fare un esempio, la trasferta fatta a Crotone per la prima di campionato, è anche più lunga. E questo è un aspetto da non sottovalutare. Perchè sappiamo quanto facile sia nelle prime fasi di Europa League ritrovarsi a dover fare trasferte in qualche paese dell'est-Europa o nella regione Scandinava in pieno autunno. Trasferte lunghe, fredde, e che con un pizzico di sfortuna ti si vanno a collocare anche nel bel mezzo di due match di cartello in campionato. E aggiungendo il fatto che le giochi il giovedì, "vade retro!"

Per quanto riguarda i precedenti con le tre squadre, il Milan ne ha solo con l'AEK Atene.
Nessun precedente con con l'Austria Vienna. Con squadre austriache il Milan ha precedenti solo con il Rapid Vienna e il Salisburgo, incontrate in Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe. Sempre eliminate e senza mai perdere.
Idem per il Rijeka. Zero precedenti. Con squadre croate ne abbiamo solo con la Dinamo Zagabria, quattro sfide, quattro vittorie. Le ultime due quelle del preliminare di Champions 2000/2001, con Andry Shevchenko protagonista sia all'andata che al ritorno.
Con l'AEK invece abbiamo avuto a che fare già due volte, entrambe nei gironi della Coppa dei Campioni. 0-0 in Grecia e 2-1 sul neutro di Trieste con la decisiva doppietta di Christian Panucci nell'edizione 1994/1995. 3-0 a San Siro con gol di Pippo Inzaghi, della meteora Gourcuff e il rigore di Kakà e 1-0 per i greci nella gara di ritorno nell'edizione 2006/2007.
Una curiosità di buon auspicio: in entrambe le edizioni abbiamo poi raggiunto la finale.

Ma i precedenti più belli, sono quelli con gli stadi dove giocheremo le trasferte. Tra "Prater" di Vienna e "Stadio Olimpico" di Atene il Milan ha giocato ben quattro finali sollevando la Champions per ben tre volte su quattro occasioni. Rapporto per cui in un'altra squadra italiana di cui ignoriamo il nome sarebbero disposti a vendere anche un rene.
Bottino pieno in Grecia con la straordinaria vittoria nel 1994 del Milan di "Don" Fabio Capello che umiliò per 4-0 il Barcellona di Johan Cruyff che aveva già messo la coppa in bacheca; e la rivincita del 2007 contro il Liverpool, due anni dopo la beffa di Istanbul. Vittoria anche al "Prater" nel '90: bis consecutivo del Milan di Arrigo Sacchi e dei tre olandesi (nuovi idoli di Erick Thohir) che battè il Benfica di Sven-Göran Eriksson con il gol di Frank Rijkaard. L'uica eccezione è la sconfitta del 1995 nella sfida contro l'Ajax, sempre a Vienna, decisa da un gol di Kluivert nei minuti finali, con un Milan che dovette fare a meno di Dejan Savicevic, il suo giocatore in quel momento più decisivo.

 

 

 

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