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La quiete prima della tempesta

Di tempo se ne perde e va migliorata nell'attuazione. Per ora zero polemiche, ma quanto durerà l'incantesimo?

 

 

Il principale motivo per cui è strata adottata la tecnologia del VAR è ovviamente quello di ridurre al minimo gli errori arbitrali sul campo o quantomeno debellarne quelli clamorosi, e rendere la competizione più trasparente possibilie.
Altro motivo, non così fondamentale ma altrettanto importante e se vogliamo conseguente al primo è quello di evitare gli strascichi dei post-partita, con moviole e

discussioni infinite e dirigenti, allenatori e calciatori che non perdono tempo ad andare davanti alle telecamere a rivendicare i torti subiti. Tutto questo in più occasioni creava climi poco godibili e tutt'altro che salutari, specialmente quando ciò accadeva nella settimana di vigilia di qualche big match.

Il problema è che in Italia, per natura non ci faremmo problemi a sindacare nemmeno il "Giudizio Universale", quindi ecco che senza perder tempo è stata istituita la moviola al VAR, un paradosso puro. E non solo per una questione di spunto giornalistico o di dibattito, ma proprio per mantenere intatto quel potere da Corte di Cassazione che fa parte della nostra indole.
A dire il vero questo non sarebbe nemmeno un male così grosso se si limitasse ad aiutare i tifosi a far trascorrere una settimana di lavoro, ma credo che alla lunga l'incantesimo si spezzerà.

Nella prima giornata il VAR ha trovato grande impiego, e pergiunta su campi importanti. Torino, Milano, Crotone, Bologna. E le decisioni prese sono state decisive e spesso hanno richiesto anche una bella dose di coraggio. Basti pensare a quello che ha avuto Mariani in Crotone-Milan nel far fuori un uomo alla squadra di casa dopo appena tre minuti, oltre alla concessione del rigore. E noi milanisti sappiamo quanto l'hashtag "#rigoreperilmilan" sia sempre ultra-popolare. E di questo va dato merito ai direttori di gara.

Decisioni che però non sempre si sono rivelate giuste come quella di Crotone o comunque perfette.
Alla fine Di Inter-Fiorentina e Bologna-Torino le ironie di Stefano Pioli e di Sinisa Mihajlovic non sono passate inosservate, ma trattandosi di sarcasmo sfociante in risata va bene così. Sanno anche loro che questa tecnologia è una cosa nuova per tutti, anche e soprattutto per chi la adopera, e va perfezionata da tutti i punti di vista. Alla fine entrambi hanno concluso dicendo che accettano il verdetto, per ora.
Ma che questo si tratti solo di un buonismo iniziale? Di seccature su cui è facile passar sopra solo perchè le partite ancora non sono decisive e i nervi son distesi perchè lo stress di una stagione e la pressione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati non ha ancora logorato? Credo proprio di si. Se con il passar delle giornate il Var non diventa non dico una garanzia, ma comunque di un'altissima affidabilità, cosa che io credo possa raggiungere, alla fine della stagione diremo che ne avremmo fatto volentieri a meno.

 

 

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