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Primo sorriso, prime riflessioni

 

La bella e convincente vittoria ottenuta dal Milan allo Scida di Crotone, porta con sè alcune riflessioni di carattere tattico che meritano di essere analizzate con occhio vigile.

 

Il Milan ha vinto con merito, favorito sì dall'inferiorità numerica del Crotone per tutta la partita a seguito dell'espulsione di Ceccherini, ma abile a non rischiare praticamente nulla e a tenere quasi sempre la guardia alta.

Ciò che stupisce della squadra allenata da Vincenzo Montella non è tanto la vittoria, quanto la capacità quasi automatica di alternare più strutturazioni nell'arco della stessa partita.

Questo aspetto è meritorio, soprattutto in considerazione del fatto che Montella ha avuto a disposizione un organico nuovo e profondamente innovato.

Il Milan inizia la partita contro il Crotone impostando l'azione con una sorta di difesa a tre. Conti altissimo quasi sulla linea delle punte e linea a tre composta da Musacchio, Bonucci e Rodriguez, ossia tutta gente con piede eccelso. Non è casuale che la squadra benefici subito di questa facilità di palleggio e che l'azione che porta al calcio di rigore che, sostanzialmente, decide l'andamento del match, nasce da una fitta rete di passaggi eseguiti con precisizione e con tempi di calcio eccellenti. Bravissimo Cutrone nell'attaccare la linea avversaria. Il giovane puntero milanista sta stupendo non tanto per i gol, quanto per la capacità di aggredire gli spazi e di giocare con la linea difensiva. Il Milan poi, dopo il vantaggio, si è strutturato con un 433 tendenzialmente asimmetrico dato che il binario destro era quello più offensivo. Il moto perpetuo di Conti sarà certamente una delle costanti positive di questa stagione. Stupisce, per l'età che ha, l'intelligenza tattica di Kessie che quasi sempre è andato a coprire i buchi che si creavano nella nostra linea difensiva. Il giocatore ivoriano sta stupendo tutti per forza fisica e, soprattutto, per la capacità di leggere le situazioni della partita. Non nobile nei tocchi ma profondamente preziosa sul piano sostanziale la gara di Calhanoglu che, ancora indietro di condizione, ha comunque rappresentato una fonte di gioco e di giocata preziosa nel modulo asimmetrico e flessibile proposto da Montella. Mezzala di partenza, trequartista nelle rifiniture: una posizione che intriga e che può evolvere nel corso del tempo. Ad essere pignoli, qualche sbavatura difensiva c'è stata.

Non pare però il caso di evidenziarla troppo perchè siamo sicuri che quando il gioco si farà duro la squadra rossonera alzerà al massimo il livello della concentrazione.

 

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