Non c'è più rispetto
Mai come quest'estate, il calciomercato ha visto come protagonisti giocatori che, pur di andare via dalle loro squadre di appartenenza, se ne sono inventate di ogni.
Una strana sessione di calciomercato, è queesta che ormai sta volgendo a termine. E la stranezza principale sta nel fatto che mai come quest'estate, il fenomeno dell'assenteismo allo scopo di cambiare casacca, si è moltiplicato a vista d'occhio, e ha visto protagonisti diversi calciatori in Italia e all'estero. Da Coutinho e Dembelè, fino a passare a Kalinici o Keità, i giocatori ormai esprimono senza più veli il loro volere di andare via dalla loro squadra di appartenenza, non presentandosi più agli allenamenti o presentando certificati medici di dubbia verità.
Ma insomma è mai possibile che si debba arrivare a tanto? E' possibile che si sia arrivati al punto che dei dipendenti (perchè un calciatore quando firma un contratto con una società diventa dipendente di essa) possano fare il bello e il cattivo tempo, fregandosene allegramente del contratto che loro stessi hanno firmato? Il circolo vizioso nel quale siamo entrati, peraltro, prevede solo vantaggi per il giocatore che vuole andare via: infatti, non presentandosi agli allenamenti, porta automaticamente la società di appartenenza a cederlo, per non perdere il valore economico del giocatore stesso. Una situazione assurda e pessima, sia a livello di immagine, che di regolameto, per l'intero sistema calcio. Le società sportive di calcio vanno tutelate da questa politica così aggressiva; tanto capiamo been quanto dietro a questi comportamenti dei giocatori, ci siano a volte tattiche studiate a tavolino da parte di procuratori senza scrupoli, i quali pur di trovare una soluzione di immagine e economica migliore per se stessi e per il proprio assistito, fareb bero di tutto pur di raggiungere il loro scopo.
Soluzioni? Difficile a dirsi. Certo è che forse la FIFA prima di ogni altro ente calcistico, farebbe bene a monitorare questa situazione, che obiettivamente negli ultimi tempi, sta letteralmente sfuggendo di mano. E' proprio vero che non c'è più rispetto.
