Kalinic

Il croato fiorentino

L'approdo di Carlos Bacca al Villareal, sblocca ormai definitivamente la situazione del croato, che è ormai pronto a vestirsi di rossonero.

 

Da Firenze con furore. Nikola Kalinic è ormai pronto a vestire la maglia del Milan, al fine finalmente di risolvere l'ormai eterno rebus sul possibile nuovo attaccante del Milan 2017/2018, targato Vincenzo Montella. Il croato, dando ancora il beneficio del dubbio di una possibile quanto quasi impossibile svolta negativa sulla trattativa, arriverebbe in rossonero con l'unico scopo di diventare il giocatore di riferimento dell'attacco rossonero. Più specificamente, ed analizzando i pro e i contro di questa operazione, essenzialmente Kalinic coprirebbe si un ruolo di riferimento nell'attacco rossonero, ma senza costringere gente come Andrè Silva per esempio, ad un ruolo di comprirmario: rischio che sarebbe potuto essere elevatissimo con acquisti come quelli di Ibra, Aubameyang o Belotti. Ecco perchè da questo punto di vista, il croato che arriva dalla bella Firenze, ricoprirà un ruolo importante, nel quale il portoghese potrebbe crescere nella maniera giusta e senza troppi patemi. In fondo, Nikola Kalinic ha sempre fatto con dovere e diligenza il suo mestiere: fare goal. Anche se in situazioni non certo facili, come lo era la FIorentina lo scorso anno, il croato ex Dnipro è riuscito comunque a realizzare 20 goal in 42 partite; una media rilevante, se pensiamo al depresso ambiente di Firenze dello scorso anno. Ecco perchè prima di avventurarsi in facili giudizi negativi sul giocatore, forse sarebbe meglio aspettare le prime partite. E se pensiamo oltretutto all' alta qualità che il Milan possiede soprattutto sulle fasce, non riesce difficile pensare ad un Kalinic, alternato ad Andrè Silva, sufficientemente prolifico.

Però, nella onestà intellettuale di chi vi scrive, non mi riesce che pensare ad un aspetto: elogiando comunque le buone qualità del croato, per chi vi scrive non è negabile che il Milan avrebbe acquistato almeno un profilo nello stesso ruolo, di ben altra caratura. Ed è per questo che forse, lo stesso Kalinic può essere visto come un compromesso; un giocatore importante, che soddisfa le esigenze tattiche di Montella, ma che rimane nella sua sostanza comunque un arrivo dovuto più alle difficoltà nel reperire e chiudere per un profilo internazionale di espeirenza, che altro. Ma questo, come detto prima, non vuole essere un voler sminuire un giocatore che ovunque ha giocato ha sempre fatto goal. E credo, in tutta sincerità, con il potenziale offensivo di quest'anno, possa anche lui dire la sua, nella cosa che forse gli riesce far meglio nella vita calcistica: fare goal, per l'appunto.

 

 

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