good morning

 

Accadde oggi, 10 agosto

 

Tanti auguri a 4 rossoneri, tra cui Giovanni Lodetti ed il 'reietto' Cattaneo, mai perdonato da Rocco...

 

Sono ben quattro i compleanni che si registrano in data odierna, 10 agosto: Mariano Tansini (1903), Luigi Giunta (1908), Giovanni Paolo Lodetti (1942) e Cesare Cattaneo (1951). Mariano Tansini vestì la maglia rossonera per 4 stagioni, tre consecutive. Di ruolo ala sinistra avrebbe sicuramente potuto ottenere di più dalla carriera se solo non avesse patito continui infortuni, cosa che spinse il giornalista Bruno Roghi a chiamarlo ‘Caviglia di vetro’. Di Tansini (e Alfonsi, ndr) ne parlò anche Alberto Bigon: ‘Sono i miei padri putativi. Mi hanno fatto crescere. Devo a loro gran parte di ciò che sono diventato, più fuori che dentro il campo. Sono loro che mi hanno instillato le regole ed i valori della squadra e del gruppo.’ 97 presenze, 21 reti; curioso che esordì col Milan il 2 ottobre 1927 in Milan-Napoli 5-1 e concluse la carriera in rossonero nel 1934 con Milan-Napoli 0-2. Tansini, tra il 1930 ed il 1932, giocò proprio nel Napoli.

Giovanni Lodetti, uno storico rossonero: 288 presenze tutte da titolare (34° nella speciale classifica), 9 stagioni nel Milan dove vinse di tutto, scudetti, Coppe dei Campioni, Intercontinentali, Coppe Italia, Coppa delle Coppe, insomma, un indimenticabile, che ancora oggi parla di Milan in tv e professa la propria fede senza nascondersi. Centrocampista col compito di lasciare Rivera libero di agire, è anche uno dei pochi giocatori italiani a poter vantare la vittoria in un campionato europeo, quella del 1968. Dopo il  Milan, andò alla Samp, da qui al Foggia per chiudere la carriera nel 1978 nel Novara.

Cesare Cattaneo ebbe la sfortuna di esordire in un Juventus-Milan appena 18enne per via delle assenze di Schnellinger e Malatrasi; gli toccò marcare Anastasi che si divertì col ‘ragazzino’ e fece due delle tre pere con cui i bianconeri vinsero il match. Nereo Rocco non digerì la cosa e non lo perdonò più; Cattaneo tornò in campo la seconda ed ultima volta in rossonero più di un anno dopo, a Catania e venne sostituito nell’intervallo. Fu ceduto al Taranto, per poi giungere nel 1977 ad Avellino dove visse una seconda carriera. Quattro anni in Irpinia (con Di Somma costruì una coppia di centrali difensivi davvero arcigna, dura, molto fisica) a cui ne seguirono altrettanti in Friuli, all’Udinese, dove ebbe l’opportunità di giocare con Zico. Chiuse al Vicenza dopo 6 mesi al Varese.

 

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