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Accadde oggi, 28 luglio

 

Il 28 luglio del 1925 nacque Schiaffino. Non c'è altro da aggiungere.

 

In questa data nacquero due rossoneri: Ranieri Galluzzo nel 1925 ed il grande Juan Alberto Schiaffino, nello stesso anno. Ranieri Galluzzo giocava nel ruolo di portiere; il Milan lo prelevò dal Torviscosa nel 1953 e lo fece debuttare in A nel 1954 (Milan-Lazio 3-2). In tutto giocò tre partite con la nostra maglia per poi essere ceduto al Palermo e da qui al Campobasso, dove, si presume, abbia chiuso una carriera non certo folgorante. Da segnalare che il Galluzzo giocò la prima contro la Lazio e l'ultima contro la Roma, vincendo pure quella (2-1 nella Capitale). Morì nel 2009, probabilmente dimenticato; non si conoscono infatti né la data del decesso, né il luogo.

Di ben altra nomea l'altro festeggiato di oggi, cioè Juan Alberto Schiaffino. Sei stagioni in rossonero, 60 reti siglate, un mito. Schiaffino è stato eletto il miglior giocatore di sempre dell'Uruguay ed è al 17° posto (un insulto ma va bene lo stesso) nella graduatoria dei migliori giocatori del XX secolo. “Forse non è mai esistito regista di tanto valore. Schiaffino pareva nascondere torce elettriche nei piedi. Illuminava e inventava gioco con la semplicità che è propria dei grandi. Aveva innato il senso geometrico, trovava la posizione quasi d'istinto.”(Gianni Brera). Arrivò tardi al Milan ed i dirigenti del Penarol, sua ex squadra, lo consideravano ormai sul viale del tramonto. Fu un grosso errore. Con noi vinse tre scudetti ed una Coppa Latina. Quando fu venduto alla Roma i tifosi insorsero. In Uruguay non era un semplice giocatore ma il 'Dio del calcio'. Carattere schivo, introverso, nei giorni liberi non andava a fare bisboccia ma viaggiava fino alla Svizzera dove si occupava di speculazioni finanziarie. Fu anche il primo calciatore a gestirsi gli ingaggi con criteri manageriali.  Si sposò nel 1952 con Angelica, conosciuta 10 anni prima sull'autobus; non ebbero figli. Lei morì nel mese di maggio del 2002, lui la seguì 6 mesi dopo. Di Schiaffino si potrebbero scrivere romanzi; di 'Pepe' (questo il soprannome) ne scrisse Eduardo Galeano nel suo 'Futbol a sol y a sombra': 'Schiaffino, con le sue giocate magistrali, organizzava il gioco della squadra come se stesse osservando tutto il campo dalla più alta torre dello stadio'.Indimenticabile Schiaffino, uno dei fuoriclasse più cristallini che abbia mai vestito la nostra maglia. 

Due i giocatori che han smesso di giocare il 28 luglio ed entrambi nella stessa partita: era un Milan-Bari terminata con un roboante 8-0 e Luigi Rosellini e Giorgio Granata dissero addio al Milan ma entrambi segnando anche il loro ultimo gol col rossonero addosso. E quel Milan-Bari 8-0 fu anche l'unica partita giocata in tale data; era valida per la 14^ giornata del girone Finale 1945/46 del Campionato Alta Italia.

 

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