Milan Cinese

 

Cento giorni con i fuochi d'artificio

Il primo bilancio per la nuova Prorprietà rossonera targata Yonghong Li non può che essere positivo.

 

Dai parliamoci chiaro. Neanche il più ottimista poteva minimamente immaginare quello che è successo in questi primi cento giorni in capo alla nuova Proprietà cinese targata Yonghong Li, ma di fatto gestita in tutto e per tutto da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, con il coordinamento di David Han Li. Invece è accaduto. Questi primi cento giorni sono stati esaltanti, oserei dire, soprattutto dal punto di vista del mercato: dieci nuovi acquisti dieci, nel giro di poco più di un mese e mezzo, non è opera da tutti. E per giunta, tra i dieci nuovi acquisti, ci sono nomi di eccezione come Chalanoglu, Kessie, e Biglia; ma soprattutto Leonardo Bonucci. E' il centrale ex Juve la vera stella del mercato rossonero: strappare un giocatore così importante ad una squadra come la Juventus, in questo periodo storico, è stata un operazione lungimirante sotto ogni aspetto: tecnico, economico e tattico. Un giocatore, Bonucci, che davvero potrà dare quel qualcosa in più alla difesa rossonera, e aiutare per esempio Romagnoli, ad accellerare quel percorso di crescita che il giovane difensore rossonero ormai ha intrapreso da quando è arrivato in rossonero.

Dieci nuovi acquisti sono tanti. Il Milan si è pesantemente rafforzato in difesa e a centrocampo, dando modo a Montella di operare nelle sue idee tattiche, basandosi su due moduli: il 3-4-3, e il 4-3-3. In tutto ciò non è da dimenticare che quasi sicuramente il mercato del Milan continuerà con l'acquisto di un attaccante. Un acquisto che potrebbe ancora di più accrescere il giudizio positivo su questo primo spezzone di Milan cinese. Ma il giudizio più che positivo sulla nuova Proprietà, a mio modo di vedere, è dato anche e soprattutto da una scelta nella strategia comunicativa, molto diversa da quella intrapresa dalla vecchia e ultima gestione di Berlusconi-Galliani degli ultimi 4-5 anni. Un strategia, quella apportata da Fabio Guadagnini, molto più aperta nei confronti dei tifosi; molto più libera e limpida; un avvicinamento totale alla tifoseria che non può che fare bene a tutto l'ambiente; specialmente in un momento come questo dove il Milan ha bisogno di entusiasmo intorno a sè, per partire nel migliore dei modi in questa stagione che deve per forza essere quella del rilancio.

E per il rilancio, non poteva che non esserci anche Gigio Donnarumma. La fermezza con la quale la Società ha gestito la delicata questione del giovane portiere rossonero, va solo applaudita; considerando anche la presenza più che ingombrante di Mino Raiola; il quale però, con un lungo lavoro ai fianchi, è stato praticamente messo all'angolo. Ergo: come si fa a non dare un giudizio positivo per questi primi cento giorni?

Poi è chiaro che è sempre il campo a decidere.

 

 

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