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Accadde oggi, 24 luglio

 

79 candeline per José Altafini. L'inseplicabile enigma di Fiammenghi.

 

Due soli compleanni per quest'oggi: tanti auguri al grande José Altafini (1938, 8 stagioni in rossonero, 161 gol, 2 scudetti ed una Coppa Campioni, vinta grazie ad una sua doppietta) e a Giuseppe Fiammenghi (1912).

Fiammenghi è un personaggio oscuro, che sconfina quasi nel misterioso; nato a Milano nel 1912, avrebbe esordito nella Vogherese. E' lì che il Milan lo prende e lo veste di rossonero. Di lui, però, non è che vi siano molte tracce: due stagioni con la nostra maglia, zero gol. Viene spedito a farsi le ossa a Busto Arsizio, nella Pro Patria ma, anche lì, zero gol, stavolta però in 24 presenze. Rientra al Milan ma non vi giocherà più.

L'anno dopo è a Vigevano (per 3 stagioni) e nel biennio 1938-1940 gioca a Monza: il suo nome non comparirà mai nei tabellini dei marcatori. Chiuderà, si presume, la carriera nell'AC Commercianti, nel 1943.

Ma perché misterioso? Alessandro Disperati e Daniela Gastaldo, nel 1998, pubblicarono un libro dal titolo 'La storia dell'AC Voghera dal 1914 ad oggi'; ebbene, in questo dettagliatissimo volume, dove vengono riportati gli esordienti dal 1914 in poi, Fiammenghi non compare. E non compare nemmeno nelle liste di trasferimento del 1931 (anno in cui fu ceduto al Milan) pubblicate da Il Littoriale e dalla Gazzetta. La cosa che più sconcerta però è un'altra: di lui si ignorano il luogo e persino la data del decesso. Sempre che questo sia avvenuto, ovvio...

 

 

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