Un ritorno alle origini
Tra Morata e Belotti, il Gabonese del Borussia Dortmund potrebbe spuntarla nella corsa per diventare un nuovo attaccante rossonero. Vediamo il perchè.
Partiamo da un presupposto piuttosto semplice, ma quanto mai significativo: per Pierre-Emerick Aubameyang, quello al Milan sarebbe un ritorno nostalgico prima di tutto, e in secondo luogo darebbe quella dose di esperienza internazionale che per esempio, potrebbe aiutare anche un giocatore giovane e talentuoso come Andrè Silva a crescere più velocemente. Quando parliamo di nostalgia, è giusto ricordare quanto la famiglia di Pierre, sia profondamente legata al Milan. Nel bel mezzo degli anni duemila, nelle giovanili del Milan, oltre al giovane Pierre, hanno giocato anche i suoi due fratelli maggiori Catillina e Willy; certo, con risultati sicuramente peggiori del fratello minore, e ben presto lasciati andare dal Club. L'attaccante del Borussia Dortmund, invece, è rimasto legato ai rossoneri praticamente fino al Gennaio del 2012, quando il Milan lo venduto ai francesi del Saint Etienne.
E ora, è davvero il momento di tornare a Milano? Bè, facendo un analisi tecnica, tattica, e considerando anche il potere d'impatto del giocatore, la risposta è assolutamente si. Essenzialmente, nella corsa al posto di nuovo attaccante rossonero, rispetto a Morata e Belotti, Aubameyang ha un curriculum praticamente senza difetti apparenti. Analizzando i dati e il giocatore, parliamo di un calciatore che sta ormai per entrare nella piena maturità calcisitica (ha 27 anni), segna ormai da anni con regolarità; andando ben oltre la doppia cifra; ha già una sostanziosa esperienza internazionale, futuribile anche in un contesto come quello dell'Europa League che, da Febbraio in poi, con l'eliminazione diretta, sicuramente consentirebbe al Milan di avere un giocatore in grado di fare la differenza. E poi, per ultimo, ma non per ordine di importanza, l'aspetto umano: il ragazzo tornerebbe a Milano, dove ha mosso i primi passi (calcisticamente parlando), e dove sicuramente c'è un opportunità nel tenere uno stile di vita ben diverso rispetto ad una città molto più cupa come Dortmund.
In tutto ciò, Morata e Belotti, sarebbero dei grandissimi colpi. ma con delle controindicazioni, diverse tra loro, ma da non sottovalutare in ottica futura. Innanzitutto, il giocatore del Real Madrid, è legato ancora emotivamente alla sua passata esperienza italiana nella Juventus; lo ha dichiarato pubblicamente dopo la vittoria di Cardiff, e questo potrebbe comunque pesare sul rendimento del ragazzo sul terreno di gioco. Per quanto riguarda Belotti, invece, il discorso è diverso: a differenza di Morata e Aubameyang, il Gallo ha alle spalle solo una grande stagione da attaccante in Italia lo scorso anno, ma non ha alcuna esperienza internazionale, e questo, per chi vi scrive, è un fattore di rischio troppo alto, per propendere per Belotti; soprattutto considerando le esose richieste del Presidente Cairo.
Ed ecco perchè, caso mai ce ne fosse bisogno ancora di ribadirlo, è giusto auspicarsi il ritorno del "figiol prodigo".