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I sei minuti di Rivera

 

Non è Milan però, parlando di Rivera, è come lo fosse... La vergognosa sottomissione di una federazione e del suo allenatore al volere di un 'clan'

I 6 minuti di Gianni Rivera nella finale del mondiale in Messico 1970 che l'Italia perse con il Brasile per 4-1. Fu un caso clamoroso. Al tempo l'Italia calcistica era spaccata in due per via di una rivalità tra due grandi campioni, il milanista Gianni Rivera e l'interista Sandro Mazzola. Protagonisti di tantissimi derby, rivali in campionato, Mazzola e Rivera trasferirono la loro eterna sfida anche in nazionale.

L'allenatore era Ferruccio Valcareggi, un tecnico di grande competenza, il quale disse subito che i due non avrebbero mai potuto giocare insieme. La formazione-tipo dell'Italia era composta da dodici giocatori: Albertosi, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato, Cera, Domenghini, Mazzola, Boninsegna, De Sisti, Riva e Rivera. Quest'ultimo non entrava mai in campo dal primo minuto, ma dava regolarmente il cambio a Mazzola all'inizio del secondo tempo. Nacque così la celebre “staffetta”. Un tempo i guizzi di Mazzola, nella ripresa i lanci di Rivera, e l'Italia andò sempre avanti.

Passato il girone di qualificazione si trovò nei quarti di finale contro i padroni di casa del Messico, gli azzurri vinsero 4-1 e la staffetta funzionò a meraviglia.
Il 17 luglio, una delle giornate più luminose del calcio, Italia Germania Ovest. Di questa partita ormai si è detto tutto, un 4-3 che ha scritto le pagine del calcio, con il fantastico gol di Rivera nel finale. Ma Mazzola non digerì la sostituzione, nel primo tempo aveva annullato Beckenbauer e l'Italia finì il primo tempo in vantaggio 1-0. Nella ripresa, con Rivera in campo, l'Italia venne schiacciata e subì il pareggio. Poi andò a finire con la vittoria degli azzurri in una spettacolare alternanza di gol che ancora oggi viene ricordata come la partita del secolo.

Però pochi sanno che Mazzola sbottò, radunò tutti i suoi compagni di squadra dell'Inter e chiese solidarietà. “Se mi volete bene, dovete pronunciarvi anche voi contro la staffetta”. I compagni lo appoggiarono e a turno lo comunicarono al Mister. Dissero che loro preferirono Mazzola perchè era più utile alla squadra, sapeva sacrificarsi meglio di Rivera.

Così la staffetta svanì. Proprio dopo essersi dimostrata un'arma straordinaria. Nella finale Mondiale contro il Brasile, Mazzola giocò tutti i 90 minuti. Ma il giallo riguarda gli ultimi 6 minuti della partita. Italia Brasile alla fine del primo tempo è sul risultato di 1-1, gol di Pelè e Boninsegna. Ma all'inizio del secondo tempo milioni di italiani restano di sasso quando non videro entrare in campo Gianni Rivera. L'Italia a poco a poco crolla. Al 21' segna Gerson, cinque minuti più tardi Jairzinho. I minuti scorrono e quando ne manca ormai una sola manciata, ecco il gesto tanto atteso, Rivera entra in campo, mancano sei minuti soltanto alla fine e a uscire non è Mazzola, ma Boninsegna. L'ingresso del fuoriclasse rossonero non può dare frutti, troppo tardivo il suo inserimento in campo. Sarà ancora il Brasile a realizzare il gol del definitivo 4-1 con Carlos Alberto. Mentre gli azzurri tornano in patria sconfitti

 

 

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