Assen 2018

 

Assen: spettacolo, spettacolo, spettacolo!

 

Ieri abbiamo assistito forse alla più avvincente gara di MotoGp degli ultimi anni; vince il solito Marquez, Dovi e Vale si beccano, Lorenzo crolla, ritorna Vinales

Marc Marquez ha vinto quella che può essere considerata una delle gare più belle della storia MotoGP. Ad Assen lo spagnolo della Honda ha messo a segno l'allungo decisivo a 4 giri dalla fine dopo una dura battaglia tra otto piloti. Sul podio con il leader del Mondiale anche i connazionali Rins (Suzuki) e Vinales (Ymaaha). Peccato per Dovizioso e Rossi, che si sono ostacolati nel momento clou e hanno perso contatto, chiudendo 4° e 5°.


E' stata la gara più bella dell'anno e probabilmente una delle più incredibili ed emozionati delle ultime stagioni. Ad Assen la MotoGP ha regalato uno spettacolo senza pari, con otto piloti e quattro moto diverse a darsele di santa ragione per metà corsa. Marquez, Rossi, Lorenzo, Dovizioso, Rins, Vinales, Crutchlow e Zarco hanno formato un trenino infernale, con sorpassi a ogni curva e classifica che cambiava a ripetizione. Nessuno riusciva ad allungare e il rischio maggiore l'hanno corso Lorenzo e Rossi, quando Valentino è andato a tamponare il ducatista a oltre 200 km/h nel momento in cui Jorge ha perso l'anteriore. Come se nulla fosse, la battaglia è continuata anche quando Rins e Marquez si sono toccati, con Marc che ha rischiato di andare a terra. Forse anche per questo il campione in carica ha deciso di levarsi di torno e a quattro tornate dal termine ha preso un piccolo vantaggio, che nessuno è più riuscito a colmare. Nemmeno Dovizioso e Rossi.


I due si sono ostacolati nella curva a destra dopo il traguardo, finendo larghi e lasciando spazio anche a Rins e Vinales. Il loro podio è sfumato lì e ora Rossi ha 41 punti di ritardo da Marquez. Ne hanno approfittato il pilota della Suzuki e quello della Yamaha (che non vince da 18 gare consecutive, record negativo in MotoGP eguagliato), bravi a chiudere alla grande un weekend che comunque prometteva bene soprattutto per Maverick. Un po' deluso Lorenzo, che ha lottato come un leone prima di cedere di schianto e chiudere settimo alle spalle anche del costante Crutchlow. Nella Top 10, Zarco, Bautista e Iannone, vittima di un lungo in avvio e poi penalizzato di 2" per taglio di pista. A punti le Aprilia di Aleix Espargaro e Redding, come pure il povero Dani Pedrosa, 15° e lontano parente del campione che tutti conosciamo. Caduto Petrucci.

 

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