Olimpiadi invernali: a PyeongChang arriva il primo oro italiano
Prima settimana di gioie e delusioni per la spedizione azzurra in Corea
Ieri l'Italia è tornata finalmente a conquistare un oro alle Olimpiadi Invernali. Ci è riuscita Arianna Fontana protagonista di una gara splendida nei 500 mt di short-track. Nessun atleta azzurro era più riuscito conquistare la medaglia più pregiata dai giochi di Torino nel lontano ormai 2006 e questa volta lo facciamo al top, con la nostra portabandiera. Un oro inseguito dalla pattinatrice di Sondrio per ben quattro Olimpiadi: a Torino 2006 correva per imparare a farsi largo nel mondo dello short track e fece la sua parte nella staffetta che conquistò il bronzo, aveva appena 15 anni. A Vancouver 2010 correva per una medaglia individuale, in una squadra divisa da feroci polemiche e incompatibilità personali. Arrivò il bronzo nei suoi 500 metri, e lei disse che non aveva nessuno da ringraziare se non se stessa. E da li la voglia di puntare al massimo circondandosi solo di staff tecnici di primo livello. Ed ha avuto ragione, perché la rivoluzione che scosse il mondo dello short track azzurro l’ha portata a Sochi a vincere un argento e due bronzi. Ed ora quest'oro, quello che gli mancava, come ciliegina su una torta fatta già di medaglie plurime di tutti i metalli tra Campionati Italiani, Europei, Mondiali e appunto Olimpiadi.
Grande gioia anche per Federico Pellegrino che conquista l'argento nello sci di fondo arrivando dietro solo al norvegese Johannes Klaebo, atleta di un'altra categoria. Tra tante incognite come lo stile (il classico non è il suo forte) e il percorso sconosciuto dal vivo per non aver partecipato alle pre-olimpiche, ma visto solamente in video, ha puntato molto su una strategia fatta di risparmio nelle batterie dove si è limitato a fare lo stretto indispensabile per accedere ai turni successivi, conservando quel briciolo di energia in più che gli ha permesso di battere il russo Bolshunov riagguantato sulla seconda salita del circuito prima prima della discesa e dell'ultima curva.
Prima settimana olimpica che registra anche delle mezze delusioni. Sicuramente nel pattinaggio a squadre con Carolina Kostner e la coppia Anna Cappellini - Luca Lanotte, che bissano la medaglia di legno di Sochi quattro anni fa finendo primi tra gli umani, dietro i fenomeni Canadesi, Russi e Statunitensi, che per ora fanno ancora un altro sport, nonostante la compagine Italiana sia cresciuta tantissimo negli ultimi quindici anni. Ora ci sarà da sperare nella prova individuale, dove Carolina a 31 anni proverà a regalarci ancora una gioia.
Altro risultato non soddisfacente quello nel Biathlon sia maschile che femminile: non solo lontanissimo dal podio ma anche fuori dai primi dieci Dominik Windisch nella 12,5 km che non è riuscito a bissare il bronzo conquistato qualche giorno prima nella 10 km; rispettivamente undicesima e quindicesima Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer nella 10 km ad inseguimento femminile che hanno pagato i numerosi errori dal poligono.
Dando uno sguardo al medagliere, l'Italia è al nono posto, con lo stesso numero di titoli della Svezia che però ha conquistato un oro in più. In testa ci sono la Germania con 12 medaglie tra cui ben sette ori e i Paesi Bassi con 11 medaglie di cui 5 d'oro. Al terzo posto gli Stati Uniti con Norvegia e Canada che incalzano. Le altre nazioni decisamente staccate.