Dominio Warriors
La stagione NBA è giunta al termine e ha visto trionfare senza troppe sorprese i Golden State Warriors, i favoriti della vigilia e indicati da tutti gli addetti ai lavori ai nastri di partenza come la squadra più forte dell’intero panorama cestistico mondiale.
Il 4-1 con cui Kevin Durant e compagni si sono sbarazzati dei Cleveland Cavaliers è indicativo di una finale che non è mai stata veramente in bilico, fatta
eccezione per gara 4 che ha illuso chi credeva che la serie potesse allungarsi ancora di almeno un’altra partita. Il cammino nei playoff dei trionfatori è stato schiacciante perdendo una solo gara, quella precedentemente citata, lasciando le briciole agli avversari per un totale che recita 16 vittorie in 17 incontri.
Cleveland perde un’altra finale dopo quelle del 2007 e 2015 rispettivamente contro San Antonio Spurs e proprio Golden State, rimanendo nell’albo d’oro ad un solo titolo vinto, quello della scorsa stagione sempre contro i Warriors.
Le sfortune della squadra dell’Ohio nelle finali vanno di pari passo con quelle del suo giocatore simbolo, Lebron James, giunto con questa a ben 8 partecipazioni alle NBA Finals con uno score negativo fatto di 3 successi(di cui 2 coi Miami Heat) contro 5 sconfitte (3 delle quali proprio con i Cavs).
Golden State è destinata a recitare un ruolo da protagonista anche la prossima stagione, già 2 titoli in tre anni non sono un caso, ma la sensazione è che la formazione di Oakland abbia tutt’altro che la pancia piena. Per gli appassionati del basket d’oltreoceano l’appuntamento è rinnovato al 22 giugno, la notte del 23 in Italia, quando si svolgerà il Draft 2017, l’annuale evento nel quale le trenta squadre della lega possono scegliere nuovi.
