nibali

 

" Lo Squalo 2 "

 

La "Classica delle foglie morte" all'italiano più vivo

 

 

Vincenzo Nibali bissa e lo fa alla sua maniera. Secondo Giro di Lombardia vinto arraccando a 17 km dalla fine sulle ultime rampe del Civiglio e poi staccando tutti sulla velocissima discesa dello stesso fino alla salita di San Fermo della Battaglia dove il messinese ha potuto gestire il minuto di vantaggio accumulato, e arrivare indisturbato a braccia alzate sul lungolago di Como.

Vittoria progettata, voluta e preparata nei minimi dettagli. Ottima la strategia della Bahrain Merida che non sbaglia nulla: Brajkovic, Pibernik, Novak e il "Nibalino" Antonio tengono sotto controllo la fuga e Gasparotto e Pellizzotti prima e Visconti poi accompagnano Vincenzo fino alla fase decisiva della corsa.
Nei chilometri finali si scatena un vero e proprio duello Italia - Francia: unico a tenere moderatamente in discesa è stato Thibaut Pinot (FDJ)  che viene poi riassorbito dal gruppo in pianura, lì dove scatta Julien Alaphilippe della Quick Step che ha mostrato una gran gamba, guadagnato su Nibali, ma che col senno di poi ha dato l'impressione di essere scattato un pò troppo tardi. Arriverà secondo. A fare la selezione in ciò che rimaneva del gruppo sul San Fermo della Battaglia ci ha pensato Fabio Aru, encomabile nella grinta nonostante la condizione non fosse certo al top. Esaurita la fiammata del Campione Italiano è venuto fuori Gianni Moscon autore di un'altra grossissima gara e che riuscirà al traguardo allo sprint ad aggiudicarsi la terza posizione.

Nibali sul traguardo non fa il classico gesto della pinna alzata ma indica con le mani il n° 50. Quella di ieri per il campione siciliano è stata la cinquantesima vittoria da professionista, al termine di una stagione che lo ha visto protagonista dall'inizio alla fine: Giro di Croazia ad aprile, tappa di Bormio e podio al Giro, tappa di Andorra e podio alla Vuelta e Giro di Lombardia.
Ma lo "Squalo" non è contento, l'anno prossimo ha in mente una stagione alternativa. Dopo aver conquistato la tripla corona nei grandi Giri ha ancora due grandi obbiettivi in testa che si chiamano Milano-Sanremo e Liegi-Bastogne-Liegi. Son due gare dove Vincenzo è già salito sul podio, con la Liegi persa incredibilmente nel 2012 a soli 900 mt dalla fine quando ormai sembrava fatta. Lui sa di poterle far sue e sa come prepararle al meglio, e per questo già nel ritiro invernale potrebbe ufficilamnete partire l'assalto alle altre due Classiche Monumento che rilegherebbero a caratteri cubitali il suo nome nella storia, qualora non lo fosse già. E il concentrarsi sulle corse di un giorno per un intera stagione potrebbe avere un altro grande obbiettivo sullo sfondo. Il Campionato del Mondo di Innsbruk è disegnato come un classico tappone alpino, come i tanti vinti in carriera e una maglia iridata lo lancerebbe addirittura nella leggenda, di diritto nella Hall of Fame di questo sport.

 

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