aru nibali

 

Finalmente Aru vs. Nibali

 

Percorso selettivo e pochi km a cronometro. I "grandi" ci sono tutti e lo spettacolo è assicurato

 

In un momento difficile e triste per la Spagna, dopo gli attentati di Barcellona, tutta la nazione e un pò tutta l'Europa prova a voltare pagina. Da Nimes oggi infatti scatta la Vuelta di Spagna 2017. Corsa piena di significati, e attesissima per vari motivi. Finalmente vedremo il primo vero duello tra Fabio Aru e Vincenzo Nibali.

Duello già atteso alla Tirreno Adriatico ma andato in fumo per le cattive condizioni di forma dei due, e al Giro d'Italia a cui il sardo ha dovuto rinunciare a causa dei

problemi al ginocchio post caduta nel ritiro pre-corsa rosa in altura a Sierra Nevada.

Sarà l'ultima di Contador. Alberto saluta il ciclismo e appende la bici al chiodo correndo per l'ultima volta nella sua terra, onorando una corsa che ha portato a casa per tre volte in carriera, che gli ha regalato mille soddisfazioni e che anche quest'anno potrebbe per lui non essere solo una passerella d'addio.

C'è Quintana. Campione uscente a caccia di un riscatto. Era partito ad inizio stagione con l'intenzione e soprattutto la convinzione di poter centrare una doppietta storica Giro-Tour. Ma se in Italia se l'è giocata fino all'ultimo salendo comunque sul podio finale, in Francia è letteralmente crollato. Ragion per cui c'è grande curiosità nel vedere come il corridore colombiano pensa di poter correre il terzo grande giro della sua stagione, e se davvero crede di farlo da protagonista.

E poi c'è Froome. Messo in archivio il quarto Tour de France della sua carriera (il più sudato forse) continua anche quest'anno spinto dalla sua testardaggine, a cercare la doppietta giallo-roja. Doppetta a cui è andato spesso vicino ma che per ora rimane ancora un tabù.

Occhio anche a Bardet. Il francesino esce dal Tour con uno splendido podio e vola sulle ali dell'entusiasmo e a mio avviso sarebbe un grande errore non tenerlo in considerazione nei pronostici. La concorrenza è enorme, il parterre è ricchissimo, ma guai a sottovalutarlo. Per informazioni chiedere ad Aru, Quintana e Pinot.

Il percorso 2017 è come sempre molto selettivo, pieno di tappe con dislivelli positivi importanti e occasioni ghiotte per gli attaccanti che cercheranno di portare in fondo le fughe. Pochi i km a cronometro, con una sola prova contro il tempo individuale oltre a quella a squadre del primo giorno. A fare da giudice finale sarà sicuramente il terribile l'Angliru, lo Zoncolan di Spagna. Montagna che il nostro Nibali conosce bene, purtroppo, vittima di una crisi che gli costò la maglia roja di una Vuelta che sembrava ormai in tasca in favore del "vecchio" Horner.

Test importante anche per i cacciatori di tappa e soprattutto per coloro che puntano alla maglia iridata di Bergen a fine settembre. Statisticamente è innegabile come nella stragrande maggioranza delle occasioni il Campione del Mondo viene fuori dalla Vuelta di Spagna, e in un percorso non particolarmente selettivo come quello norvegese riuscire a mantenere la brillantezza e il colpo di pedale giusto sarà di fondamentale importanza.

 

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