Wimbledon: Epico Federer. Venus Ko
E’ casa sua, e comanda lui.
A questo punto verrebbe quasi da dire: dategli il trofeo non se ne parla più. Inutile rischiare che la storia venga rovinata. Roger Federer riesce in un'altra impresa. I più forti sono sempre i più odiati. Domani, invece, sul centrale di Wimbledon e in giro per il mondo, non ci sarà anima viva che tiferà contro la leggenda vivente del tennis
, vicino a scrivere un'altra pagina di storia e di una gloriosa carriera.
Il campione svizzero è alla caccia del suo ottavo trionfo a Wimbledon e del suo 19esimo Grande Slam, entrambi record per la storia del tennis, e si giocherà la finale domani con il croato Marin Cilic, vera sorpresa del torneo, che ha perso cammin facendo prima Nadal, poi Murray e Djokovic.
Il suo avversario della semifinale, il ceco Tomas Berdych, appena uscito dal Centre Court, ha ammesso senza batter ciglio: «Questo tipo non invecchia. Sta giocando il miglior tennis della sua vita!». A quasi 36 anni, Federer sta giocando, se possibile, ancor meglio di qualche anno fa.
L'unico a cercare di frenare l'euforia è stato lo stesso Federer. Ricordando che l'anno scorso, proprio qui a Wimbledon, ai quarti di finale, contro Cilic si è trovato sotto due set a zero e che il croato ha avuto un match point. “Sono stato fortunato a vincere”.
La fine è vicina, e Federe lo sa: «C'è una vita dopo il tennis, voglio essere un buon papà, un buon marito e anche essere in grado di continuare a fare sport quando smetterò>>.
In finale, King Roger, ci è arrivato senza perdere nemmeno un set. Lo svizzero, ieri, ha fatto suo il matche contro Berdych abbastanza agevolmente. Due ore e un quarto e via, nel tripudio del Centre Court. Dall'altra parte, l'ottimo Cilic si è sbarazzato di Querrey, in un match più serrato.
In campo femminile, Garbine Muguruza è la nuova regina. La spagnola si aggiudica la 131esima edizione dei Championships sui verdi Campi dell'All England Club con il punteggio di 7-5, 6-0 in un’ora ora e 16 minuti di gioco nella finale contro Venus Williams, favorita alla vigilia. La Muguruza, che sale al quinto posto della classifica Wta, diventa la seconda spagnola a trionfare a Church Road dopo Conchita Martinez, vincitrice nell'edizione del 1994.