Chievo e Parma rischiano grosso
La Procura della FIGC esamminerà oggi la situazione dei due club, incriminati per diversi motivi. Il rischio di perdere la A è alto.
Un mese caldissimo per il mondo del calcio fra processi (sportivi) e iscrizioni ai campionati. Il Chievo, accusato di plusvalenze fittizie, e il Parma, a giudizio per tentato illecito sportivo, rischiano addirittura la serie A: dalla Procura della Figc, come sostiene l'Ansa, sono infatti in arrivo ai processi di domani (17 luglio) al tribunale federale nazionale richieste pesanti in termini di penalizzazione, "afflittive", ovvero da applicare sulla stagione appena conclusa.
Se passasse quindi la linea del procuratore Giuseppe Pecoraro, il Chievo (a processo con il Cesena, sparito dal calcio professionistico) e il Parma rischierebbero la retrocessione in serie B, una maximulta oppure la permanenza in A ma con una decurtazione di punti. Il Chievo Verona "ribadisce con fermezza di sentirsi estranea alle contestazioni ricevute dalla Procura Federale della Figc, "avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali" e di "riporre massima fiducia nelle decisioni della magistratura sportiva e si riserva di agire in tutte le sedi competenti contro qualsiasi iniziativa che possa ledere l'immagine del club". Il Chievo è accusato dalla Procura federale di aver effettuato scambi di giocatori con il Cesena.
A quanto pare, le due società si sarebbero scambiati trenta calciatori e da qui sarebbero generate plusvalenze fittizie per oltre 25 milioni di euro, stando all'accusa della Procura federale. Diversa l'accusa mossa dal Procuratore Giuseppe Pecoraro nei confronti del Parma. Al centro della vicenda ci sarebbe l'attaccante Emanuele Calaiò accusato di aver violato l'articolo 7, commi 1 e 2 del Codice di giustizia sportiva. In particolare, quattro giorni prima dell'incontro del 19 maggio scorso valevole per la serie B tra Spezia (società nel quale militava fino al 2016) e Parma, il giocatore avrebbe inviato alcuni messaggi con l'applicativo whatsapp a un collega dello Spezia, Filippo De Col per un minor impegno agonistico. Il tutto era finalizzato alla promozione del Parma in serie A. Finì 2 a 0 per la squadra parmense e automatica, grazie al pareggio tra Foggia e Frosinone, è stata la promozione nella massima serie del calcio italiano. Ora il club punterà a cancellare il tentato illecito. Il 19 luglio ci sarà il processo di appello al Foggia: in primo grado il club pugliese, accusato di pagamenti in nero, era stato penalizzato di 15 punti ma era rimasto in serie B (violenta la polemica con l'Entella).
In appello la procura chiederà a retrocessione, gli avvocati del Foggia punteranno invece alla cancellazione della penalizzazione, o almeno alla riduzione. In ballo, inoltre, molte iscrizioni in serie B e Lega Pro. Solo a fine mese, se va bene, si avrà il quadro completo degli organici, anche se in qualche caso non è escluso il ricorso al Tar del Lazio.