Frosinone

 

Continua la polemica

 

Non si placa la polemica dopo la convulsa finale dei play-off di Serie B

 

Continua, a distanza di giorni la polemica tra Frosinone e Palermo dopo la tesisssima finale dei playoff persa dai rosanero.

"C'è dispiacere, ma non per la sconfitta, così è facile perdere. Abbiamo visto una partita nella quale non sono state rispettate determinate regole, non consentendo di giocare con serenità". Lo dice il presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, al rientro in città dopo la sconfitta contro il Frosinone. Il presidente approfondisce il tema del ricorso presentato: "Abbiamo fatto un reclamo, richiamando l'articolo 29 del codice di giustizia sportiva e facendo appello all'articolo 17 per tutto quello che è successo. Ho fatto anche un ragionamento: ci sono stati atteggiamenti molto strani, non appropriati a una squadra di Serie A. Il giudice sportivo si esprimerà e si procederà al ricorso". "Ho riflettuto sulle parole dell'allenatore del Frosinone, Longo - continua -. È stato un altro dispiacere, l'aspetto fiscale non è il suo settore ed è stata una caduta di stile. Per quanto riguarda il reclamo, saranno gli organi a decidere. C'è un precedente, Bari-Latina, ma poi il ricorso lo vinse il Bari". Frosinone, i giocatori tirano i palloni in campo Frosinone, i giocatori tirano i palloni in campo

STELLONE: «E' STATA UNA NON-PARTITA» - "C'è delusione e amarezza per non avere raggiunto quello che meritavamo. Ci abbiamo provato con tutte le nostre forze. Ieri è stata una non-partita, lo avete visto tutti: l'arbitro non è stato all'altezza e non solo in occasione del rigore. Il penalty era netto". Lo ha detto l'allenatore del Palermo, Roberto Stellone. "C'è amarezza per la tifoseria e la piazza - ha spiegato -. Non posso rimproverare niente ai ragazzi, li ringrazierò per tutta la vita. Io ho un contratto che mi lega al Palermo per un altro anno, ma in questo momento non ci sto pensando, eventualmente sarò ben felice di portare questa squadra dove merita. Mi farò una chiacchierata con il presidente". "Dopo il rigore prima concesso e poi negato a noi è finita la partita, mentalmente è come se ci avessero fatto un altro gol - ha concluso Stellone -. È stata una guerriglia dal 1'. Non è stata una bella partita a livello di spettacolo. Maiello e Ciano in due tiri hanno beccato il 'sette', c'è anche la componente sfortuna. Noi non abbiamo sentito il triplice fischio e, nel secondo gol, c'era anche un fallo su Coronado. L'arbitro mi ha detto che ha indicato male in occasione del rigore non dato, è una bugia. Vuol dire che ti ci hanno fatto ripensare". S

TIRPE: «PAROLE DI ZAMPARINI OFFENDONO» - Frosinone-Palermo terzo tempo, non propriamente amichevole. Infatti il clima intorno al match di ieri allo Stirpe continua ad essere rovente non solo per motivi climatici. Dopo aver letto le frasi del patron dei rosanero Maurizio Zamparini, il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe ha deciso di re la sua tramite comunicato, per replicare alle polemiche innescate per il finale della partita. "Stupisce, indigna ed offende l'intelligenza degli addetti ai lavori, degli sportivi e della gente comune, frusinati e non - è scritto nella nota -, che il massimo dirigente rosanero Maurizio Zamparini, relativamente alla gara Frosinone-Palermo parli di incontro illegale, spettacolo indecoroso, vergognoso, di arbitro aggredito, minacciato, assediato e intimidito e di truffa subita". "Non sappiamo quale incontro di calcio abbia visto il Sig. Zamparini ieri sera - continua Stirpe via comunicato -, né ci interessa saperlo.

Certo è che Frosinone-Palermo è stata diretta da un team arbitrale composto da 5 ufficiali di gara, oltre alla presenza di numerosi rappresentanti della Procura Federale e degli ispettori di Lega i quali, all'unisono, hanno decretato la regolarità della partita. Occorre, a nostro avviso, saper vincere e, anche, caro Palermo e caro Zamparini, saper perdere, ragion per cui, allorquando il Sig. Lapenna ha sancito la fine dell'incontro, il risultato del campo è stato subito chiaro a tutti: ha vinto ed è stata promossa in Serie A la squadra meglio classificata al termine della regular season la quale, in finale, nel doppio confronto, ha realizzato 4 dei 5 gol segnati (anche se uno, purtroppo, nella propria porta), ottenendo, così, la migliore posizione rispetto all'avversaria per ottenere il salto di categoria". "Che il Palermo preannunci pure riserve e reclami avverso l'omologazione della partita - insiste il dirigente numero uno dei ciociari -, state pure sicuri che il Frosinone e il suo presidente risponderanno nelle competenti sedi della giustizia sportiva, forti della verità dei fatti e di avere disputato una competizione, i play-off, impegnativa, agonisticamente accesa, ma sempre nel rispetto di regole, avversari e arbitri". Per Stirpe, "nessuno si deve più permettere di infangare il percorso, durato una stagione intera, di un fantastico gruppo, composto da dirigenti, atleti, tecnici e impareggiabili tifosi, sempre ispirato al fair play, all'amicizia, ai valori fondanti dello sport. In difetto, gli autori ed i responsabili ne risponderanno in sede sportiva, civile e penale, avendo gli scriventi già conferito mandato in tal senso al legale di fiducia del club, Mattia Grassani".

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