Una splendida innovazione
Il VAR sta dando maggiore credibilità al sistema calcio in Italia
Di solito quando si parla di innovazioni, il nostro paese è sempre l'ultimo o comunque uno degli ultimi ad adeguarsi alle novità.
Nel caso del VAR invece, la FIGC è stata molto brava e solerte nel cogliere l'occasione di una sperimentazione della tecnologia nel nostro campionato.
La Serie A 2017-2018 si è così caratterizzata per l'utilizzo della moviola a supporto degli arbitri ed il bilancio è stato molto positivo.
Il Var infatti è stato utilizzato complessivamente in 397 partite tra Serie A e Coppa Italia. In totale, ci sono stati 2.023 check (ovvero i controlli eseguiti).
Ciò ha prodotto esattamente 117 decisioni arbitrali cambiate, soprattutto in riferimento ai rigori (59), alle espulsioni (16) ed ai gol (42).
Vi sono state inoltre 76 decisione cambiate grazie all'utilizzo del monitor a bordo campo (on field review) ed altre 41 modificate, direttamente dalla control room.
La media è di una decisione cambiata ogni tre partite o poco più.
Sono poi diminuiti i cartellini rossi per protesta (soltanto 1 in tutta la stagione a fronte degli 11 della scorsa), le ammonizioni per protesta e le simulazioni (ben il 35% in meno).
Insomma parliamo di un sistema tecnologico che non ha risolto i problemi del calcio ma che sta fornendo un importante e fattivo contributo nel dare credibilità al sistema.
Grazie alla presenza della tecnologia in campo infatti, anche i giocatori si sentono maggiormente tutelati ed il livello di sportività non può che aumentare come ovvia conseguenza.
Il VAR adesso, visto il successo della sua applicazione, verrà sperimentato anche ai Mondiali dato che la FIFA si è dimostrata molto più avanti dell'UEFA nelle decisioni coraggiose.
La tecnologia in campo, a supporto degli arbitri, deve esser quindi salutata con favore da tutti gli sportivi e l'auspicio non può che essere quello di una rapida diffusione del VAR a tutti i livelli.