Allegri, ammissione di inferiorità
Non avrei scommesso un euro sulla fine di Oddo
In attesa di Genoa - Verona che stasera chiuderà la 34° giornata di serie A proviamo ad analizzare quanto venuto fuori nelle partite di ieri e sabato. E' chiaro che tutte o quasi le attenzioni erano rivolte alllo scontro in testa tra Juventus e Napoli e naturalmente non si può che partire da lì. Così come se la Juventus avesse compiuto l'impresa al Bernabeu grandissimi meriti sarebbero stati di Max Allegri per il modo perfetto in cui aveva preparato la partita, così nel caso lo scudetto finisse ai piedi del Vesuvio il vero colpevole sarà solo e soltanto lui. Ma come poteva davvero credere di fare quattro punti nei due scontri diretti tirando una sola volta in porta in 180 minuti? Il modo in cui ieri sera è scesa in campo la Juventus è stata una vera e propria ammissione di inferiorità. Rinunciare a giocartela alla pari con una squadra che hai sotto in classifica di 4 punti vinto dal timore di uscirne sconfitto e uscire ridimensionato piuttosto che provare a mettere il punto esclamativo sullo scudetto davanti ai tuoi tifosi nella partita più importante. Decidere anche questa volta di calcolare la partita, accontentarsi del pareggio e far passare la presunzione di poter decidere a priori come andranno a finire le cose. Unico dettaglio che questa volta non c'è il Dybala che ti fa la giocata come a Roma contro la Lazio o Higuain che fa il numero come all'andata o non c'è Schick che la spara addosso a Szczęsny da zero metri. C'è Koulibaly che te la sbatte dentro al 90' e ti distrugge in un sol colpo tutti i piani facendoti uscire dalla sfida esattamente come non volevi uscirne. Ora voglio vedere con Inter e Roma in trasferta come deciderà di giocarsela...
Senza esclusione di colpi anche la lotta ai due rimanenti posti Champions. Vincono sia Roma che Lazio che Inter, le distanze restano invariate, tutte e tre in un punto e Lazio che guardando un attimo il calendario dovrebbe avere la strada più semplice. Non perchè quello della Roma, anche se ha ancora la Juventus, sia tanto più difficile, ma perchè inevitabilmente la doppia sfida semifinale con il Liverpool di energie sicuramente ne toglierà e non si sa che ripercussioni si possano avere in campionato. L'Inter tra le tre è quella che mostra più discontinuità, ma tantissimo si deciderà all'ultima giornata prorio nello scontro tra bincocelesti e nerazzurri.
Resta imprevedibile anche la lotta all'Europa League. L'Atalanta che fino a qualche giornata fa sembrava tagliata quasi fuori approfitta ancora dei passi falsi di Milan e Fiorentina e si prende il sesto posto. I viola, così come il Milan dopo un periodo molto positivo sembrano essere alla canna del gas, ma ogni previsione è assolutamente azzardata visti gli incroci diretti che ci saranno in queste ultime quattro giornate.
In coda il Sassuolo con i tre punti contro la Fiorentina si mette praticamente in salvo. Tre punti vitali li conquista il Crotone che inguaia l'Udinese ora a serio rischio e vicina al secondo cambio di allenatore in stagione. Davvero un peccato per Massimo Oddo, allenatore che mi piace molto e che son convinto stia pagando non per la sua incompetenza ma per qualcosa che va oltre il campo. Mi sorprendono molto di più le undici sconfitte consecutive che non le sei vittorie fatte appena dopo il suo arrivo e mai nella vita mi sarei aspettato potesse andare a finire così. Per quanto riguarda il resto, il Benevento saluta la serie A nonostante la vittoria di San Siro che da milanista mi provoca ancora più rabbia. Fosse servita a contribuire a vedere un impresa sportiva di una miracolosa salvezza mi sarei sentito un po' consolato. Dando il Verona non ancora retrocesso per pura questione di tempo, per il terzultimo posto, nonostante tutto sarà lotta tra Spal, Chievo e Crotone.
