Rodriguez

 

Ridateci il Rodriguez di inizio stagione

 

Passato in pochi mesi da colpaccio soffiato ai cugini ai paragoni con nomi grotteschi

 

 

Arsenal a parte, nelle prestazioni del Milan del 2018 è veramente difficile trovare insuffcienze, anzi, quasi impossibile. Quando peggiori non ce ne sono per prassi si passa a cercare chi ha giocato meno bene e tra questi spesso risalta il nome di Ricardo Rodriguez. Da qualche mese appare un altro giocatore rispetto a quello ammirato nel precampionato, nelle prime partite della stagione e quello per cui i tifosi issarono una rivolta quando Montella col passaggio al 3-5-2 lo relegò in panchina o lo arretrava sul centrosinistra nel terzetto difensivo. L'imputazione era quella di perdere consapevolmente tutta la spinta offensiva che il giocatore fino a fine ottobre garantiva, facendo funzionare in modo molto più sciolto la corsia laterale sinistra. Rodriguez sembrava non stancarsi mai di correre giocando praticamente tutti i minuti di tutte le partite della prima parte di stagione. Un vero attaccante aggiunto capace di fare anche qualche assist importante visto che il piede sinistro di cui è dotato è sopra la media.

Naturlamente tifo contentissimo non solo perchè dopo anni di agonia in quel ruolo dopo i ritiri di Maldini e Serginho si tornava ad avere un terzino sinistro degno del blasone rossonero, ma anche perchè pagato la stessa somma a cui è stato venduto De Sciglio e oltretutto soffiato ai cugini dell'Inter che lo avevano in mano ormai da tempo. Ma come detto, qualcosa dev'essersi inceppato, e non solo da un punto di vista atletico, ma Ricardo sembra aver perso un po' di sicurezza. In fase difensiva ha spesso sofferto il suo diretto avversario. Lazzari a Ferrara lo imbucò in continuazione o Barella a Cagliari lo portò a commettere due ingenuità identiche e clamorose che gli constarono la doppia ammonizione lasciando così il Milan in dieci uomini in una partita ancora tutt'altro che chiusa. Spesso Gattuso chiede ad Hakan Calhanoglu di dargli una mano in fase di copertura ma è chiaro che tutto ha un costo ed è poi naturale se il turco non riesce ad incidere in fase offensiva dovendo fare spesso tutta la fascia. In un sistema di gioco di un certo tipo la garanzia di copertura data dal terzino diventa fondamentale e a dimostrazione di ciò basterebbe rivedersi la prestazione di Suso domenica sera Genova prima e dopo l'ingresso di Calabria in campo al posto di Borini che terzino non lo è. Suso era costretto a tornare spesso e volentieri per dare una mano in copertura perdendo vistosamente in pericolosità offensiva.

A conferma di questa tesi ci è venuto in soccorso anche lo stesso Gattuso proprio in coppia con Ricardo Rodriguez nella conferenza pre Ludogorets spronando lui stesso davanti a tutti lo svizzero a fare molto di più e a superare quel blocco mentale portato dalla paura di fare fatica. Non è dato sapere cosa precisamente turbi psicologicamente Rodriguez e che qualcosa ci sia lo dimostrano i calci di rigore malamente tirati contro Sampdoria e Lazio. Segno di una serenità non massima e Gattuso che si sta dimostrando un ottimo "recupera teste" deve trovare il modo di sbloccarlo, prima che i paragoni grotteschi sempre più insistenti con Taiwo, Mesbah o Constant diventino sempre più credibili.

 

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