Cosa cambia per gli spettatori con i diritti a Mediapro?
La fruizione del calcio non muta nella sostanza, anzi diventa più varia e completa
La società spagnola Mediapro ha vinto l’asta per l’assegnazione dei diritti di intermediazione per le partite di calcio della Serie A in riferimento al periodo 2018-21. L'offerta complessiva ha superato di poco (mille euro) la soglia di 1050 milioni euro. Per la prima volta un soggetto estero fa il suo ingresso nel ricco mercato del calcio italiano. Adesso, i precedenti operatori, ossia Sky e Mediaset, saranno costretti a scendere a patti con Mediapro. Qualche commentatore poco attento, in riferimento a questa notizia, ha parlato di fine del calcio tradizionale visto in televisione. In realtà non è così; si assiste semmai ad un arricchimento della possibilità di fruire dei contenuti del calcio attraverso la connessione in rete. Il calcio in TV continuerà ad essere la maggiore alternativa alla partita vista allo stadio.
Tuttavia si diffonderanno presto altre modalità di visione dei contenuti sportivi. Mediapro infatti potrà rivendere i diritti a tutti gli operatori, non solo ai tradizionali broadcaster come Sky e Mediaset, ma anche ad Ott come Amazon, Tim e Netflix che sembrano tentati ad inserire nei loro pacchetti un prodotto di sicuro successo. Quello che ci aspetta quindi non è un campionato di Serie A godibile solo sul satellite o sul digitale terrestre, ma persino sui telefonini e su piattaforme iptv. In tutto ciò, i tifosi hanno solo da guadagnarci visto che più si alza il livello di competizione, più aumentano le fonti di produzione di un evento e maggiore sarà la possibilità di godere dello stesso ad un costo minore. E' il mercato che, più di tante leggi astruse o regolamenti assurdi, favorisce il consumatore ampliando le possibilità di scelta.