Un progetto che scricchiola

Cessione Dzeko: vale la pena accettare 30 milioni, rischiando i 40 della Champions? Progetto tecnico a grande rischio in casa giallorossa

Questi ultimi 5 giorni di mercato saranno probabilmente decisivi per il progetto sportivo della Roma. La cessione probabile ed eventuale di Dzeko al Chelsea sarebbe una dura botta. Sia a livello tecnico, sia per l'ambiente romano, sempre in ebolizzione. Il progetto inizierebbe davvero a fare acqua. Ok l'autofinanziamento, ma cedere uno dei propri migliori giocatori nel bel mezzo di una serrata corsa Champions ed un ottavo importante da giocare, e possibilmente superare, con l'abbordabile Shaktar. 

Ha senso cedere per 25-30 milioni un giocatore rischiando di rimanere fuori dalla Champions League, perdendone di fatto 40 ? Difficile dirlo. Economicamente parlando, data l'età di Dzeko, l'offerta dei blues, che comprende anche una plusvalenza su Emerson Palmieri, è allettante. 

Ma il gioco vale la candela fino ad un certo punto. 

Se la Roma avesse un asso nella manica, sarebbe un altro conto. Ma Sturridge, Batshuayi o Aleix Vidal non sembrano operazioni sconvolgenti, per usare un eufemismo. Giusto puntare su Schick, dato l'esborso in estate, ma il ragazzo ex Samp non è pronto a prendersi i giallorossi sulle spalle per mezza stagione, con l'assillo del risultato. Defrel, in tal senso, non sembra un'altra soluzione valida. 

Insomma, la Roma rischierebbe di spalancare le porte della Champions ad Inter e Lazio. 

Sono i frutti del fallimentare mercato estivo. La cessione frettolosa di Salah, che ha fruttato "solo" 40 milioni, gli addii, fruttuosi, di Paredes e Rudiger non sono stati sostituiti in modo equivalente. 75 milioni spesi tra Moreno, Under, Schick, Karsdrop, Defrel hanno tutta la faccia dello spreco. Paradossalmente le operazioni migliori e più fruttuose sono state quelle più economicamente convenienti, ovvero Kolarov e Pellegrini. 

Ancora 5 giorni. Monchi ascolti Di Francesco e convinca Pallotta e Baldissoni. Forse, conviene aspettare....