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Mancini CT? Bene ma non benissimo

 

Tecnico con esperienza, ma con un grosso limite

 

 

Da dopo la disfatta nello spareggio mondiale e l'esonero di Gian Piero Ventura qualche gionro dopo, la Nazionale Italiana non ha ancora un nuovo Commissario Tecnico. Non che la cosa sia poi così urgente visto che per l'estate prossima non c'è da programmare, ahimè, un bel nulla, quindi mi sta bene che la Federazione non affretti la scelta a patto che valuti bene tutte le opportunità fino ad arrivare alla scelta migliore. Si era sondato un ennesimo ritorno di Marcello Lippi, impossibile. Si era sondato un ritorno di Antonio Conte o di Ceare Prendelli, ma il primo ha tutt'altre idee in testa mentre per il secondo si fa bene a lasciar perdere visto che le minestre riscaldate non sempre funzionano proprio come il Lippi bis nel 2010 ha dimostrato.
Il ruolo di CT era stato offerto ad Ancelotti, fresco di esonero dal Bayern ed allenatore perfetto sotto tutti i punti di vista ma Carletto ha ancora voglia di andare a lavorare tutti i giorni.

Ecco quindi che ad esclusione uno dei nomi più papabili, diventerebbe Roberto Mancini. I contatti sembra ci siano stati anche interpretando le sue ultime parole con una decisa apertura all'eventuale impiego in azzurro.
Attualmente tecnico dello Zenit San Pietroburgo con cui è legato da un contratto fino al 2020, ma questo è solamente un dettaglio e nel caso le parti convenissero negli intenti difficilmente sarebbe un ostacolo insormontabile. Liberare il tecnico marchigiano non sarebbe un dramma per la società russa anche dopo solo una sola stagione, visto che i risultati non sono per nulla soddisfacenti: secondo in classifica ma lontano anni luce dalla capolista Lokomotiv nel campionato russo, già fuori dalla Coppa Nazionale, unico obiettivo ancora in piedi è l'Europa League, ma non credo sinceramente che lo Zenit abbia tante chances di arrivare in fondo alla competizione.

La questione ora quindi è: Mancini è il nome giusto per risollevare le sorti della nostra Nazionale? Ni! Nessuno nega il fatto che l'ex allenatore tra le altre di Inter e Manchester City sia un uomo di esperienza, che sia un allenatore "sdoganato" visto che ha allenato in diversi paesi europei e quindi non si renda conto bene della pesantezza dell'incarico come magari è potuto succedere a Ventura. Ma il mio dubbio principale risiede nel fatto che lo ritengo uno troppo cocciuto. Mi spiego meglio. In questo momento la Nazionale vive una sorta di reset generale. Oltre a non avere più un CT in questo momento non abbiamo più in campo nemmeno una vecchia guardia (anche se non tutti i mali vengono per nuocere). E il concetto è che in un momento di ricostruzione, dove tecnicamente non ci sono più certezze e punti di partenza fermi, affidare la guida ad un allenatore che è troppo fermo sulle proprie idee potrebbe essere controproducente. Mancini non si separa praticamente mai dal 4-2-3-1. Ok, ma siam sicuri che questo modulo sia quello migliore per il parco giocatori che il calcio italiano al momento offre? Io non ne sarei così tanto. E prerogativa principale a cui attenersi, siamo sicuri che nel caso Roberto Mancini sarebbe disposto a mettere da parte le sue convinzioni tattiche per adattare il suo metodo al materiale a dispoizione? Beh, lo sono ancora meno.

 

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